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"I Martedì del Mondo". Quattro incontri sulle ricchezze disuguali

In foto: dalla locandina
dalla locandina
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 27 gen 2018 16:01 ~ ultimo agg. 16:05
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Ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri. In Italia e nel mondo. Parte da questa considerazione, confermata anche dall’ultimo rapporto Oxfam presentato alla vigilia del Forum mondiale di Davos, il ciclo di incontri “I Martedì del Mondo”, promossi da Missio Rimini che prende il via martedì 30 gennaio in Diocesi (appuntamento alle 20.45 in sala Marvelli, Via IV Novembre). Quattro appuntamenti, sempre di martedì, per riflettere sulle contraddizioni dell’attuale modello di sviluppo che non produce benessere diffuso ma concentra sempre maggiori ricchezze nelle mani di un gruppo ristretto di privilegiati, facendo man bassa delle risorse del pianeta e lasciando nell’indigenza la maggioranza della popolazione.

Secondo i dati forniti dall’Oxfam e dalle associazioni non profit che ne fanno parte – ricordano i promtori degli incontri – in quella casa comune chiamata “mondo” le diseguaglianze tra “figli” e “figliastri” sono vergognose e in continuo aumento. L’1% più ricco della popolazione mondiale detiene più ricchezza del restante 99%, 8 super “Paperoni” dispongono di patrimoni pari a quelli di oltre 3 miliardi e mezzo di poveri, l’82% dell’incremento di ricchezza registrato nell’ultimo anno a livello mondiale è finito nelle tasche di quell’1% di straricchi. Clamoroso il caso degli Stati Uniti dove in trent’anni le entrate della metà più povera della popolazione sono rimaste stabili mentre il reddito dell’1% più ricco è aumentato del 300%.

E non va meglio (purtroppo) neppure in Italia dove, anzi, la disuguaglianza nella distribuzione del reddito è aumentata negli ultimi decenni più che negli altri paesi Ocse. Secondo i dati recenti dell’Istituto Cattaneo i primi 7 miliardari del nostro paese possiedono una ricchezza pari al 30% della popolazione.
Il 20% dei più benestanti hanno in cassaforte patrimoni e liquidità che valgono il 69% della ricchezza complessiva. I più poveri invece stanno sempre peggio. Dal 2008 al 2014 le fasce più deboli infatti hanno perso il 24% del loro reddito.

Ad aprire il ciclo di conversazioni de “I martedì del mondo” sarà Francesco Gesualdi, già allievo di don Milani, coordinatore del Centro “Nuovo Modello di Sviluppo” di Vecchiano (Pisa) e fondatore, con Alex Zanotelli, della Rete Lilliput. Promotore di numerose campagne di pressione per sollecitare nuove formule economiche capaci di garantire a tutti la soddisfazione dei bisogni fondamentali, Gesualdi ci inviterà a riflettere sui meccanismi perversi che regolano l’economia occidentale e sui disastri sociali e ambientali provocati dai falsi miti della crescita infinita. E ci ricorderà che per conciliare equità e sostenibilità l’unica strada possibile appare quella di convertirsi ad uno stile di vita, personale e collettivo, più sobrio, più pulito, più lento, più parsimonioso e rispettoso dei beni comuni.

In una parola la strada della “decrescita”: proposta difficile e “scomoda”, perché interroga le abitudini e gli stili di vita di ciascuno di noi, abitanti della parte fortunata del mondo…

Dopo l’incontro con Gesualdi, il corso proseguirà con altri tre appuntamenti. Martedì 6 febbraio interverrà Michele Dotti, educAttore, formatore e scrittore, sul tema “Per un futuro di giustizia e pace. Quali scelte possibili”. Il 20 febbraio sarà poi la volta di Padre Franco Vialetto, prete-sindaco di Cacoal in Brasile (“Aprire una via alla giustizia e alla pace”). Chiuderà il ciclo delle conversazioni il 27 febbraio una testimonianza di Padre Domenico Guarino, collaboratore del Tribunale Internazionale dei Popoli, su “Normativa esistente in difesa dei migranti e abusi ricorrenti”.

Il ciclo di incontri “I martedì del mondo” è promosso da Missio Rimini, in collaborazione con Caritas-Migrantes, Progetto Culturale diocesano, Associazione Papa Giovanni XXIII, Campo Lavoro missionario.