Indietro
menu
Rimini Social Valconca

Giorno della Memoria e Foibe. le iniziative a San Giovanni in Marignano

In foto: l'immagine che accompagna le iniziative
l'immagine che accompagna le iniziative
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 23 gen 2018 13:43 ~ ultimo agg. 16:49
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Tra fine gennaio e inizio febbraio si ricordano due dei più atroci avvenimenti del Novecento: la Shoah e le Foibe. La prima viene ricordata il 27 gennaio, durante il cosiddetto Giorno della Memoria; le seconde invece vengono commemorate il 10 febbraio, in quello che è stato istituito come il Giorno del Ricordo.

Con la legge 211, dal 2000, in Italia ogni 27 gennaio si commemora il “Giorno della memoria”: una commemorazione pubblica non soltanto della shoah, ma anche delle leggi razziali approvate sotto il fascismo, di tutti gli italiani, ebrei e non, che sono stati uccisi, deportati ed imprigionati, e di tutti coloro che si sono opposti  spesso rischiando la vita.

Questa legge prevede l’organizzazione di cerimonie, incontri ed eventi commemorativi e di riflessione, rivolti in particolare (ma non soltanto) alle scuole e ai più giovani. Lo scopo è quello di non dimenticare mai questo momento drammatico del nostro passato di italiani ed europei, affinché, come dice la stessa legge “simili eventi non possano mai più accadere”.

Anche  l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riunitasi il 1° novembre 2005, ha proclamato ufficialmente, in occasione dei 60 anni dalla liberazione dei campi di concentramento, il 27 gennaio Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto.

Il Comune di San Giovanni in Marignano offre tre eventi finalizzati alla riflessione che attraversano trasversalmente tutte le fasce d’età tra Biblioteca, Sala del Consiglio e Teatro comunale.

Nello specifico:

Giovedì 25 Gennaio ore 17.00

Biblioteca comunale – evento per bambini

Flon flon e Musetta, lettura favola e laboratorio sul tema della memoria

Una storia di guerra, narrata con una semplicità toccante, tanto da essere compresa anche da bambini piccolissimi, che racchiude un messaggio di pace e tenerezza in grado di parlare anche agli adulti.

A cura di Diana Saponara

Sabato 27 Gennaio ore 21.00

Teatro A. Massari – Massari Nuova Scena

Emigranti Express, di e con Mario Perrotta

Quarto appuntamento della stagione del teatro Massari 2017 – 2018″ ed il primo della Nuova, sul palco un protagonista del teatro di narrazione, Mario Perrotta.

Si tratta di un evento unico, la trasposizione teatrale del ciclo di trasmissioni andate in onda su Radio 2 nel 2007 sull’emigrazione italiana del dopoguerra.

Mario Perrotta ci regala un affresco vivo ed attualissimo di un fenomeno che ha attraversato da sempre la storia dell’umanità, l’emigrazione, dal punto di vista di un ragazzino di 10 anni che viene per la prima volta a contatto con un mondo in perenne trasmigrazione.

A cura di Teatro Europeo Plautino. Su prenotazione

 

Sabato 10 febbraio Sala del Consiglio

Lo straniero, crisi soggettiva e ordine sociale

“L’io non è padrone a casa propria” S. Freud

Nel giorno del Ricordo delle Foibe la segreteria riminese della Scuola Lacaniana di Psicanalisi propone un incontro sul tema dell’immigrazione, con contributi umani e cinematografici, lasciando spazio alla riflessione ed al confronto.

Spiega l’Assessore alla Cultura Michela Bertuccioli: “abbiamo scelto un’immagine simbolo come quella del il filo spinato che ha tragicamente connotato le trincee e i campi di battaglia del primo conflitto mondiale e i luoghi della detenzione di massa e dello stermino del secondo. Un filo spinato che sembra riapparire nella civile Europa e che richiede una messa al lavoro importante per poter aprire le sue maglie. I confini esistono ed hanno delle funzioni ben precise; tuttavia, è fondamentale un forte impegno istituzionale per evitare che si creino le condizioni  e  le premesse perché i confini si armino di filo spinato e per assicurarsi che rimangano luoghi e spazi flessibili di  crescita collettiva e  formazione di nuove identità libere da pregiudizi e prevaricazioni.”