Giornata del migrante. Il Pd attacca la giunta: su profughi menzogne ed errori
Menzogne in campagna elettorale ed errori nella gestione una volta arrivati ad amministrare la città. In occasione della “giornata mondiale del migrante e del profugo”, il Pd di Riccione attacca l’operato della Giunta Tosi in tema d’accoglienza. “Non si pone sul tavolo la questione profughi si o profughi no – si legge in una nota -. Questi arriveranno, per interposto questore, dunque un funzionario dello Stato, in ogni città d’Italia in base alla popolazione. Dunque, occorre valorizzare questo capitale umano e trasformarlo in una risorsa. Come si fa?“. Sicuramente, secondo il partito democratico, “non mentendo ai cittadini, come ha fatto Elena Raffaelli in campagna elettorale, con la lettera in cui asseriva che era il PD di Riccione a volere i migranti, addossando a noi una responsabilità che invece proveniva direttamente dallo Stato. Non come è stato fatto finora. Ovvero far entrare migranti e profughi in via Lombardia e via Piemonte alle spalle dei cittadini. Non come sta accadendo ancora, lasciandoli alla mercé di loro stessi con il rischio che la mancanza di apporto possa indurli ad atti lontani dalla legalità“.
Secondo il Pd invece “nei limiti del possibile e di un numero accettabile di arrivi, occorre una operazione di inserimento graduale che possa essere una risorsa in più per la comunità. I centri di buon vicinato, ad esempio, che necessitano sempre più di manodopera volontaria per mancanza di persone o disaffezione. I piccoli lavori quotidiani come il taglio dell’erba, la cura delle aiuole, l’accoglienza delle strade aiuterebbero a creare un ambiente pulito e attivo e guiderebbero un inserimento costruttivo e lungimirante.”
Dal Pd arriva anche un grazie alle associazioni di volontariato “che quotidianamente affrontano queste sfide con dignità, trasparenza e fermezza.”
E un affondo finale: “abbiamo una sfida decennale da affrontare, occorre responsabilità e capacità. Soprattutto, non si potrà farlo alle spalle della cittadinanza, mentendo“.