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I volontari in comunità, per parlare di lavoro e legalità

di Silvia Sanchini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 15 dic 2017 14:07
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Nuovo appuntamento nell’ambito del progetto Giovani in cammino, promosso dalla Regione Emilia-Romagna con una fitta rete di partner (Volontarimini, Arcobaleno, Explora Campus, Famiglie in cammino, L’incontro, VedoSentoParlo) e il contributo della Fondazione Carim. Un progetto che si propone di sensibilizzare al volontariato i giovani (tra gli 11 e i 18 anni) favorendo la loro partecipazione attiva.

Dopo la serata dello scorso 27 giugno dedicata al tema delle mafie a Rimini, i volontari hanno nuovamente incontrato i ragazzi delle comunità educative per minori gestite dalla Fondazione San Giuseppe per l’Aiuto Materno e Infantile e dalla coop. sociale Il Millepiedi di Rimini.

 

Mercoledì 29 novembre, infatti, circa 30 ragazzi di “Casa Clementini” e “Casa Borgatti” hanno avuto l’opportunità di trascorrere una serata conviviale, imparando e confrontandosi sul tema del lavoro. Nella prima parte della serata hanno cenato, insieme ai loro educatori e grazie al co-finanziamento dell’associazione VedoSentoParlo, con i prodotti di Libera Terra, provenienti da strutture produttive in terreni sottratti alle mafie. Dopo cena i ragazzi hanno ascoltato la presentazione di un libro, pubblicato da Cgil, sul tema del lavoro nero. A commentare e a interagire con le domande dei ragazzi Vincenzo Sciusco, volontario dell’associazione Libera Rimini, e il magistrato Daniele Paci.

 

 

Non sono tematiche facili da affrontare con i ragazzi – ha commentato Annalisa Bianchi, responsabile di Casa Clementini – ma è fondamentale confrontarci con loro su questi temi per prepararli alla vita adulta. Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla testimonianza del magistrato Paci, che ringraziamo di cuore per la sua disponibilità e sensibilità. Siamo stati onorati di averlo incontrato e custodiremo il ricordo delle sue parole a commento dell’art.3 della Costituzione: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. Parole estremamente significative e importanti in questo momento storico anche per le nostre case, che accolgono al 90% minorenni stranieri“.

La serata rientra in un percorso ampio, durato un anno, di azioni inserite nell’ambito del progetto Giovani in cammino. “È stato un percorso importante quello che abbiamo intrapreso – ha commentato Andrea Saravalle, coordinatore del progetto – Abbiamo incontrato veramente tanti ragazzi che si sono dimostrati interessati al mondo del sociale e delle associazioni. Ricordo con estremo piacere il caso di un ragazzo che, dopo aver partecipato ad una giornata di formazione con la Protezione Civile, ha aspettato qualche mese, e appena diventato maggiorenne ha voluto iscriversi come volontario a questa associazione“.