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Regione Sanità

Tassa sui defunti, levata di scudi da politica e sindacati. Le spiegazioni dell'Ausl

In foto: il direttore dell'Ausl Romagna Marcello Tonini
il direttore dell'Ausl Romagna Marcello Tonini
di Andrea Polazzi   
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ven 29 dic 2017 14:31 ~ ultimo agg. 30 dic 09:33
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112 euro al giorno per l’uso delle camere mortuarie degli ospedali nelle realtà sprovviste di obitori comunali. Questa in sintesi quella che viene definita la tassa sui defunti, introdotta dall’Ausl Romagna e oggetto di un fuoco di fila di critiche.
Il coordinatore romagnolo della Cgil Sanità Massimo Fusini chiede all’azienda di approfondire la decisione e conoscerne le motivazioni. In attesa di un incontro chiarificatore (il primo appuntamento utile potrebbe essere il 15 gennaio) la richiesta è quella di sospendere la tassa.
Raffaella Sensoli, capogruppo in regione del Movimento 5 Stelle, parla di “un vero e proprio balzello a carico delle famiglie” e, con il collega Bertani, chiede alla Regione di invitare l’Ausl a revocare il provvedimento. Il timore, spiega la Sensoli, è quello che “visto che saranno esentati dal pagamento i familiari delle persone decedute provenienti dalle strutture ospedaliere, col tempo il numero dei ricoveri di malati terminali negli ospedali attraverso i Pronto Soccorso saranno destinati ad aumentare, causando così dei maggiori costi per la sanità pubblica.Forza Italia, per voce del responsabile regionale del dipartimento Giustizia Sirotti, parla di un “provvedimento immorale.” Il segretario della Lega Nord Romagna, Jacopo Morrone, punta il dito sul direttore dell’Ausl Marcello Tonini e ne chiede le dimissioni.
A criticare la tassa anche molti primi cittadini: dal sindaco di Cesena Lucchi a quello di Novafeltria Zanchini. Nel mirino anche la rapidità della tempistica che ha impedito dialogo e confronto.
L‘Ausl Romagna, con una nota, cerca però di mettere le cose in chiaro: parla di un percorso avviato da mesi per trovare una soluzione condivisa, di scadenze burocratiche, di attenzione a non infierire sulle famiglie e di possibilità di giungere a forme di convenzionamento. Convenzioni  già in essere in molti comuni del riminese e capaci di scongiurare il pagamento del balzello.