Indietro
menu
Attualità Rimini

Scatta ordinanza antiprostituzione. Gianfreda: riminesi dovrebbero fare il tifo

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 11 dic 2017 11:49 ~ ultimo agg. 12 dic 07:10
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=5LLyWwSLDoY&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/5LLyWwSLDoY/hqdefault.jpg” caption=”Scatta ordinanza antiprostituzione. Gianfreda: riminesi dovrebbero fare il tifo”]

Scatta oggi (lunedì 11 dicembre) la nuova ordinanza antiprostituzione elaborata dal comune di Rimini. Sull’esempio di Firenze, fino al 30 aprile sarà vietato a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento. La violazione all’ordinanza contingibile e urgente è punita con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro, fatto salvo che la condotta non configuri un più grave reato. Prevista anche la segnalazione fiscale all’Agenzia delle Entrate e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Il divieto riguarda le zone dove il fenomeno è più diffuso: dai viali delle Regine alla Statale 16 fino all’area della stazione e di via Varisco. Annunciando le novità l’amministrazione ha messo in conto i possibili ricorsi che, come accaduto in altre circostanze, potrebbero smontare tutto e ha parlato di un “rischio calcolato”.
Il tentativo è stato quello di dare all’ordinanza la sostenibilità giuridica migliore possibile – spiega alla trasmissione Tempo Reale (Icaro) Kristian Gianfreda, uno dei consiglieri comunali che ha lavorato al documento – già da oggi ci aspettiamo un calo della presenza di prostitute sulle strade. Nel dettaglio le conseguenze per chi non rispetta l’ordinanza sono assimilabili quelle per la guida in stato d’ebbrezza ma con multe inferiori. Per quanto riguarda l’arresto è sempre convertibile in una ammenda scatta però la segnalazione. La ratio è che rimane appunto un segno indelebile. L’obiettivo è rendere consapevoli i clienti che andare a prostitute ha conseguenze gravi: si favoriscono il racket e il rapimento e la messa in schiavitù di ragazze.
A chi ne mette in dubbio la validità giuridica Gianfreda risponde che “un cittadino riminese dovrebbe fare il tifo per questa ordinanza. Non capisco che obiettivo abbia chi dice che non sta in piedi. E’ ovvio che il problema della prostituzione andrebbe affrontato a livello nazionale ma come comune dobbiamo fare qualcosa per arginare il fenomeno. L’alternativa sarebbe lasciare tutto così. La città di Rimini con questa ordinanza prova a rispondere ad un problema.” A Firenze, ricorda il consigliere di Rimini Attiva, da quando è entrata in vigore si è registrato un calo di prostitute sulle strade del 50%.