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Progetto Tiberio. ‘Porto antico’ verso il completamento

il rendering del progetto Tiberio 4

Con l’intervento di valorizzazione del Comparto 4 del Progetto Tiberio (denominato ‘Porto antico’) proseguono i lavori finalizzati al recupero dal degrado e risoluzione di alcune problematiche emerse durante la riqualificazione dell’area del bacino del ponte di Tiberio legate alla presenza di interferenze da sottoservizi e al tema della mobilità e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Una parte di queste ulteriori lavorazioni sono inserite nella perizia supplettiva e di variante, la cui spesa non comporta alcun onere aggiuntivo per la Pubblica amministrazione, rientrando all’interno del quadro economico complessivo. L’intervento è parte del progetto più generale denominato “Tiberio” ed è stato finanziato parzialmente dalla Regione nell’ambito degli interventi del Pos –Fesr 2014 – 2020.

In particolare si prevede la creazione di un nuovo spazio mediante la realizzazione di percorsi di discesa alle banchine e di attraversamento del Canale che consentano la piena fruizione di questo straordinario spazio aperto collocato in un contesto storico – monumentale eccezionale, trasformando l’area di influenza del ponte in fulcro e occasione di dialogo con l’innovazione sociale e tecnologica, in uno spazio urbano di sperimentazione ed espansione delle attività concepite all’interno del progetto di Laboratorio aperto.

L’idea progettuale della realizzazione di una passerella galleggiante di collegamento pedonale e con bici a mano delle due banchine; di un percorso pedonale e con bici a mano, per procedere in sicurezza sulla Via Bastioni Settentrionali e di un percorso privo di barriere architettoniche per raggiungere il piano delle banchine e godere dello spettacolo mozzafiato del Ponte di Tiberio visto a pelo d’acqua, si inserisce all’interno di un piano generale di valorizzazione delle risorse storico-culturali e l’implementazione della connessioni delle reti ciclopedonali “l’Anello Verde”.

Criticità emerse durante i lavori: 

Il ritrovamento di strati di materiale arido proveniente da lavorazioni risalenti agli anni ’80 relative all’intervento di consolidamento dei Bastioni, la presenza di canalizzazioni di sottoservizi non adeguatamente segnalati e documentati e non rilevabili con le strumentazioni georadar, lo stato di forte degrado e dissesto statico del paramento murario laterale a piazza Pirinela prima non visibile e rilevabile per la presenza della scala in ferro.