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Ponte Tiberio. I riminesi promuovono la piazza sull’acqua e attendono la pedonalizzazione

la piazza sull'acqua

Prime passeggiate per i riminesi nella piazza sull’acqua, all’invaso del ponte di Tiberio. Il nuovo volto di questa parte della città sembra incontrare il favore della cittadinanza, che chiede vigilanza per preservare la nuova opera da degrado e scritte sui muri, che in passato hanno deturpato la zona.
E alcuni puntano l’attenzione su un altro aspetto che secondo loro servirebbe a completare l’opera: la chiusura del ponte di Tiberio alle auto.

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Tra una festività e l’altra alla scoperta del nuovo volto della città di Rimini. In tanti hanno approfittato in questi giorni per fare un giro a vedere i pezzi di città cambiata dopo i lavori. Specie all’invaso del ponte di Tiberio. La passeggiata è a pelo dell’acqua: il perimetro del bacino è stato reso praticabile attraverso l’inserimento di un percorso in legno che corre lungo il bordo del bacino. I terrazzamenti piani sono raccordati attraverso piccole scarpate a diversa pendenza. Il cantiere, ancora in parte aperto nell’invaso, ha creato polemiche nei mesi scorsi per i buchi che ha comportato alle mura malatestiane: in parte settecentesche ma in alcuni tratti ricostruite nel dopoguerra. Interventi nei confronti dei quali Italia Nostra è stata molto critica. Molti, però, sostengono ne sia valsa la pena, alla luce del risultato finale. Quello su cui puntano l’attenzione, invece, è l’annosa questione del passaggio delle auto sul ponte di Tiberio.