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Pallacanestro Castenaso-Dulca Santarcangelo 65-79, il commento di capitan Saponi

In foto: Alberto Saponi sommerso dall'abbraccio dei tifosi
Alberto Saponi sommerso dall'abbraccio dei tifosi
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 12 dic 2017 19:28 ~ ultimo agg. 19:30
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C’è un coro che afferma: “C’è solo un capitano!”. E per i Dulca è così. Da cinque anni a questa parte Alberto Saponi è sempre stato un punto di riferimento per squadra, compagni e tifosi. Nella vittoria contro Castenaso ha dato un apporto straordinario con 12 punti, 11 rimbalzi e tantissima sostanza. È un immenso Capitano. Lo siamo andati a trovare, vediamo cosa ci ha detto.

Parliamo un po’ della partita appena vinta. Primi quarti con un po’ più di fatica poi siete andati via.
“Sì, è stata una vittoria importante perché loro sono una squadra difficile da affrontare perché è esperta. Il primo tempo abbiamo faticato a trovare la via del canestro, poi nel secondo tempo grazie anche a Massimo Bernardi che ci ha spronati nello spogliatoio abbiamo prodotto di più e siamo riusciti ad andare via bene:”

Sua prestazione molto solida, 12+11 e oltre ai dati statistici una bella prova soprattutto perché con l’assenza di Christopher è l’unico lungo di ruolo e ha dato tanto alla squadra.
“Sicuramente Massimo Bernardi mi sta chiedendo in questo periodo di giocare più minuti per l’assenza di Chris Dini per cui cerco di rispondere presente. Dopo chiaramente sta a me star lì sempre sul pezzo pronto a rispondere alla chiamata del Coach per dare una mano alla squadra e ai miei compagni. Certo se arrivano 20 punti è meglio, ma anche se faccio solo difesa e rimbalzi va bene perché l’importante è dare ciò che serve alla squadra. Mi adatto a quello che serve.”

Questo è il suo quinto anno a Santarcangelo. In che cosa quest’anno si sente più migliorato rispetto agli anni scorsi?
“Dal punto id vista tecnico ogni anno cerco di far calare gli errori, di modificare le piccolezze a livello di gioco anche se con Massimo si lavora a 360 gradi su tutti. Magari a livello mentale che rispetto ai primi, diventando anche un po’ più maturi, l’approccio alle partite è più cinico e concentrato. Detto questo l’entusiasmo non cala. Dal punto di vista mentale è come se avessi 15 anni.”

Ha vissuto due generazioni da capitano. Prima la generazione dei Bedetti, Rinaldi, Moretti, ecc. e poi oggi con i vari ’96, ’98 e anche i più giovani di oggi. Che cosa è cambiato per Capitan Saponi guidare il primo gruppo e il secondo gruppo?
“Il primo gruppo era forse più talentuoso, fisico e mentalmente pronto perché erano leggermente più grandi. I ragazzi di oggi invece io li sto vivendo più come esempio in campo e punto di riferimento a livello caratteriale. Gli altri erano più autonomi forse, oggi a livello mentale dietro a Massimo cerco di stimolarli. La cosa invece che li accomuna è la passione e la voglia di far bene.”

Cos’è per lei essere capitano di questa squadra e si aspettava quando firmò per la prima volta il contratto che il rapporto sarebbe stato così lungo?
“L’essere capitano per me vuol dire essere esempio a livello di valori anche miei personali e trasmettere la mia passione per questo sport cercando di dare l’esempio. Per quanto riguarda il rapporto è facile capire perché è durato così tanto. I valori miei e quelli della famiglia Angels sono gli stessi sia in campo sia fuori. Quando due mondi simili si incontrano così è facile lavorare insieme. Come dico sempre qua nonostante siamo in Serie C, la società è da Serie A, non è difficile trovarsi bene.”

Ultima domanda. Prossima partita da non sottovalutare contro la Fortitudo che si è anche rinforzata.
“No, infatti poi le ultime due le ha perse di poco. Sono una squadra giovanile e dobbiamo evitare che prendano entusiasmo. Anche noi siamo giovani e sappiamo cosa vuol dire prendere entusiasmo. Se li facciamo partire forte c’è il rischio che ce li portiamo in partita fino alla fine. Per cui dobbiamo stare concentrati e sul pezzo per passare un sereno Natale.”

Cristian Tartaglia
Addetto stampa Angels Santarcangelo