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Rimini Rimini Social

Il modello cooperativo all'università

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 7 dic 2017 07:17 ~ ultimo agg. 11 dic 17:46
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E’ stata una vera lezione in aula quella che ha visto impegnato il presidente de La Formica Pietro Borghini lo scorso ottobre presso l’università di Rimini. Un evento organizzato nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, proposto dal Liceo Economico Sociale che, oltre ad un percorso didattico prevede anche degli stage aziendali sul tema della radiazione del bilancio sociale.

La Professoressa Maria Gabriella Baldarelli del Dipartimento di Scienze Aziendali, scuola di Economia, Management e Statistica (Ems Rimini Campus), ha contattato Katia Gulino di Federsolidarietà Rimini che ha ha proposto per l’occasione il presidente della cooperativa sociale.

Ai ragazzi della quarta classe del Liceo Economico Sociale di Rimini è stata spiegata la cooperativa sociale come tipo d’impresa, capace di distribuire ricchezza in una forma democratica e partecipativa che, seguendo le regole del mercato, riesce a creare una sostenibilità duratura ed un vero equilibrio sociale.

Come nasce una cooperativa, la governance, i compiti e i doveri degli organi di governo, l’assemblea dei soci, il consiglio di amministrazione, il comitato esecutivo, l’organigramma, ma anche la gestione amministrativa, il fatturato e gli investimenti, sono stati tanti i temi toccati dal presidente che hanno coinvolto i ragazzi aprendoli al ruolo sociale di un’impresa che non pone negli utili il solo fine ultimo della propria esistenza ma vede anche nella democrazia partecipativa e negli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate l’altro utile riferito al bilancio sociale. Una prospettiva che ha fatto nascere anche negli studenti curiosità ed interesse per continuare a formarsi ed informarsi su questi temi.

 

“Il percorso che abbiamo organizzato in collaborazione con la Prof.ssa Baldarelli dell’Università di Bologna – precisa Katia Gulino di Federsolidarietà Rimini – nasce con la finalità della promozione del modello cooperativo, come modello di fare impresa, che valorizza il lavoro e mette il socio al centro del suo percorso di costituzione. Quello che cerchiamo di fare con gli studenti del corso, compartecipato anche dai ragazzi del liceo Valgimigli, è dare una prima idea dell’impresa cooperativa dei suoi principi fino al punto di vista giuridico e valoriale, facendo capire come sia possibile fare economia sociale e scegliendo un modello che nasce per il lavoratore, l’imprenditore e il socio.

Spesso quando presentiamo il mondo della cooperazione alle scuole, ci accorgiamo di quanto poco sia conosciuto questo modello imprenditoriale, così tanto sviluppato e presente in questa terra di Romagna. La proposta che abbiamo fatto al Liceo Valgimigli, concordata con la Prof.ssa Baldarelli – conclude la funzionaria di Confcooperative Rimini – prevede anche un percorso di ulteriori 12 ore in classe, dove i ragazzi partendo da un’analisi di marketing, svilupperanno una vera e propria impresa cooperativa che poi verrà valutata, giudicata ed eventualmente premiata da una giuria in un evento finale organizzato dal nostro partner storico Romagna Banche (ex Romagna Est)”.

 

Emiliano Violante