Microaree. La strada è ancora lunga
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Il progetto microaree è tornato ieri sera ad accendere il consiglio comunale di Rimini. Due le interrogazioni sulle rivolte al vicesindaco Gloria Lisi da parte dei consiglieri Zoccarato della Lega e Rufo Spina di Forza Italia. Entrambi, anche alla luce del turbolento incontro di maggioranza nel quale l’amministrazione aveva messo sul piatto l’ipotesi di passare da 5 a 3 aree trovato la resistenza di Patto Civico, hanno chiesto notizie sullo stato d’avanzamento del progetto. Anche perché la minoranza attendeva aggiornamenti entro il 31 ottobre ma i tempi si sono ulteriormente dilatati.
Dal vicesindaco è arrivata l’ammissione del ritardo ma anche una precisazione: quando si parla di persone in situazioni di marginalità non è possibile stilare un cronoprogramma preciso come accade con i lavori pubblici. Resta ferma però la volontà dell’amministrazione di chiudere il campo di via Islanda e risolvere un problema che per tanti anni, benché presente, non è stato affrontato. La Lisi ha spiegato poi che quando il progetto sarà pronto, uscirà un atto di giunta e verrà presentato ai consiglieri e alla città, ci saranno incontri con i cittadini e due mesi per presentare osservazioni.
Risposta che però non ha soddisfatto i due consiglieri. “Io ritengo che su questo argomento” – ha detto Rufo Spina – “voi non vogliate prendere una decisione perché avete delle difficoltà politiche“. “Se da subito l’amministrazione – ha attaccato invece Zoccarato – “si fosse aperta alla città, il problema probabilmente sarebbe già risolto. Quando avrete il progetto definitivo, sarà inutile poi illustrarlo alla città e portarlo in consiglio, tanto non lo cambierete mai.“