Lupo ucciso. Si allunga la lista degli indagati
Oltre all’allevatore di pecore di origine sarda, ci sono altre due persone nel registro degli indagati relativo all’uccisione del lupo poi appeso alla pensilina della fermata del bus in via Montescudo a Ospedaletto di Coriano. Si tratterebbe di due collaboratori dell’allevatore che potrebbero essere gli autori materiali del gesto. Lo riportano i quotidiani locali. L’allevatore, tramite il suo legale Filippo Airaudo, si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda spiegando di non essersi mosso da casa nella notte in cui è avvenuta l’uccisione dell’animale. I due collaboratori sarebbero gli occupanti del veicolo immortalato dalle telecamere di sorveglianza nei pressi della fermata del bus. Tra i capi di imputazione, riportano sempre i quotidiani, oltre all’uccisione di animali ci sarebbe ora anche il furto di un esemplare specie protetta dallo Stato. Un’ipotesi collegata al fatto che il lupo sarebbe stato appositamente attirato in una trappola grazie ad alcune esche. I carabinieri forestali, che si occupano delle indagini, attendono ancora l’esito dell’esame autoptico sull’animale eseguite dall’Istituto di Zooprofilassi: le prime ipotesi sulla morte parlavano di una serie di colpi inferti alla testa con un oggetto contundente.