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Cronaca Nazionale

Frodi Creditizie. Sono state 70 nei primi sei mesi del 2017

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 18 dic 2017 18:05 ~ ultimo agg. 19 dic 14:07
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Sono state 70 le frodi creditizie in provincia di Rimini nei primi sei mesi del 2017. Questo emerge dai dati dell’Osservatorio Crif che evidenziano ben 11 mila casi in Italia e 588 in Emilia Romagna dove spicca Modena con 102 casi. Rimini è al quarto posto in Regione (dietro anche a Bologna, 99, e Reggio Emilia, 90) ma prima delle province romagnole visto che Ravenna si ferma a 52 e Forlì Cesena a 47.

 

N. di casi di frode nel I semestre 2017

BOLOGNA

99

FERRARA

27

FORLÌ-CESENA

47

MODENA

102

PARMA

63

PIACENZA

38

RAVENNA

52

REGGIO NELL’EMILIA

90

RIMINI

70

TOT EMILIA-ROMAGNA

588

 

Fonte: Osservatorio CRIF sui furti di identità e le frodi creditizie

Il profilo delle vittime

L’Osservatorio CRIF presenta anche un’analisi del profilo delle vittime di furto di identità utilizzato per portare a termine una frode creditizia. Nel 56,5% dei casi si tratta di uomini anche se aumenta del 16% l’incidenza delle frodi subite da donne. L’età delle vittime è prevalentemente medio bassa: i maggiori incrementi, infatti, sono quelli rilevati nella fascia tra i 18 e i 30 anni (+9,1%) e in quella tra 31 e 40 anni (+6,9%) mentre diminuisce l’incidenza dei casi tra i 51-60enni (-8,2%) e tra gli over 60 (-6,7%).

Frodi creditizie e truffe online stanno diventando la nuova piaga del crimine: se le rapine in banca sono in continua diminuzione, registriamo infatti l’inarrestabile ascesa di nuove tipologie di reati che sfruttano la tecnologia e la possibilità di effettuare operazioni online – commenta Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF. I giovani risultano particolarmente esposti ai furti di identità online, anche per la quantità di dati spesso condivisi in modo eccessivamente disinvolto su Internet e sui social media, ma tutti senza eccezioni siamo vulnerabili al rischio di subire una frode creditizia. Soprattutto in questo periodo di acquisti natalizi, che tipicamente vede una impennata dei casi, è bene alzare il livello di guardia”.

Le categorie di beni e servizi acquistati attraverso un finanziamento ottenuto fraudolentemente

Dall’analisi del Crif emerge che con la truffa si acquistano prevalentemente elettrodomestici, che arrivano a spiegare il 38% dei casi. Al secondo posto si piazzano auto e moto (9,1%) seguite dalle spese per immobili e ristrutturazioni (8,4%). Da sottolineare il costante aumento dei casi che hanno come oggetto l’acquisto di trattamenti estetici/medici (+12,2%, anche se si fermano al 4,2% del totale).

La tipologia di finanziamento oggetto di frode creditizia

Le frodi riguardano per la maggior parte il prestito finalizzato (56,5% dei casi) ma si segnala l’aumento significativo delle frodi perpetrate su carte di credito che nel I semestre 2017 fanno registrare un +78,7% rispetto ai primi 6 mesi 2016 arrivando a pesare il 30% del totale. Calano invece del 15,7% i casi relativi ai prestiti personali.

I documenti più frequentemente utilizzati per portare a compimento le frodi

La carta di identità è il documento identificativo principalmente usato nei casi di frode creditizia (oltre l’80% del campione totale). In particolare, si tratta di carte di identità contraffatte oppure valide ma non riconducibili al soggetto cui sono intestate. Una quota invece riguarda documenti per i quali risulta una denuncia per furto o smarrimento.

I tempi di scoperta

Dallo studio emerge che la maggior parte dei casi scoperti entro i 6 mesi riguardano cosiddetti “small tickets” mentre i casi di frode con importi superiori ai 10.000 euro tipicamente necessitano di tempi più lunghi per essere individuati tanto che nel 21% dei casi si arriva addirittura a superare i 5 anni. Sempre relativamente ai tempi di scoperta delle frodi i dati relativi al I semestre 2017 mostrano prevalentemente due macro categorie: da un lato quasi il 60% dei casi viene scoperto entro 6 mesi (in crescita del 10,7% rispetto al I semestre 2016), dall’altro lato continuano ad emergere casi di frode messi in atto 3, 4 e addirittura 5 anni prima (circa il 16% del totale, in aumento del 2,5% rispetto al I semestre 2016).

Il contrasto a un fenomeno criminale che ha assunto dimensioni ormai impressionanti passa sia dalla capacità dei cittadini di adottare comportamenti virtuosi di autotutela, sia dall’utilizzo di sistemi di verifica dell’identità sempre più sofisticati e veloci – commenta Diego Molinazzi, Business Consultant del centro di competenza CRIF Fraud Prevention & Compliance. – In questi ultimi anni hanno giocato un ruolo estremamente importante anche le banche dati istituite dal Ministero dell’economia e delle Finanze. Per questo motivo un ampliamento dei controlli disponibili su SCIPAFI, come ad esempio la verifica della carta di identità e il controllo dei documenti smarriti e rubati, è atteso molto favorevolmente dagli Istituti di credito