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Dulca Santarcangelo-Vis 2008 Ferrara 98-64

In foto: Stefano Cunico (foto Alfio Sgroi)
Stefano Cunico (foto Alfio Sgroi)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
dom 3 dic 2017 10:28
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DULCA SANTARCANGELO-VIS 2008 FERRARA 98-64

IL TABELLINO
PARZIALI: 21-19, 47-34, 67-45, 98-64

DULCA SANTARCANGELO: Fornaciari 3, Bianchi 23, Cunico 8, Fusco 6, Canini, Giuliani 11, Raffaelli 11, Insero, Ramilli 23, Guziur 2, Saponi 9. All. Bernardi.

VIS 2008 FERRARA: Zanirato, Labovic 2, Grazzi 10, Osliero 10, Brilli 4, Drigo 11, Fiore 5, Gamberini 5, Mancini 11, Caselli 6. All. Campazzi.

ARBITRI: Ragone V., Scandellari F.

COMMENTO
Doveva essere la partita per Christopher Dini, infortunatosi al collaterale mediale in settimana e lo è stata. Doveva essere il riscatto in casa dopo non le prestazioni più sfavillanti universalmente parlando e lo è stata. Doveva essere la vittoria che avrebbe portato i Dulca a 14 punti in classifica al secondo posto per i contemporanei due punti di Rebasket e lo è stata a pieno.
I Dulca Santarcangelo si impongono in casa contro Vis 2008 Ferrara per 98-64 in un match dal contenuto spettacolare.

LA PARTITA
Palla alzata a due e subito Ferrara che comincia a sparare dalla media con una precisione stratosferica. 4/5 nelle prime cinque azioni di gioco con Gamberini da 2 e Mancini da 3 a condurre le danze. Risponde però Santarcangelo colpo su colpo. È un tiro al bersaglio che trova entrambe le squadre con la mano rovente. Saponi è bravo a farsi trovare sugli scarichi in mezzo all’area. Raffaelli è una sentenza oltre l’arco. Ramilli senza palla ha dei tempi straordinari e con i tagli da lato debole a lato forte buca la difesa estense per ben tre volte. Rimane attaccata però al match Ferrara con Oseliero e Drigo e a fine primo parziale il punteggio è inchiodato sul 21-19 Dulca.

Nella pausa Coach Massimo Bernardi carica le batterie ai suoi e comincia la rumba. “Picio” Bianchi decide di sfidare ufficialmente Niccolò Campriani al tiro a segno dalla lunga distanza con due bombe spaventose. Marco Giuliani entra e manda al bar mezza difesa con penetrazione, arresto e tiro da basket di una volta. Ci sono finito anch’io, grazie Marco. Ramilli continua a farsi trovare pronto sotto le plance e va al riposo lungo col cento per cento dal campo. Saponi si butta a rimbalzo alla Dwight Howard dei tempi recenti. Dominante. Bianchi poi decide di reinventarsi Divino Otelma, rubando la palla, nascondendola in contropiede e rifacendola comparire in reverse appoggiandosi alla tabella con l’uomo addosso. Io, Circo Orfei, un pensierino ce lo farei fossi in voi. Riccardo Fornaciari diventerà un rappresentante di ascensori da grande. Non può un umano andare così in alto e ricacciare alla tabella legalmente un tiro che era già entrato. Lebron su Igoudala dovrebbe succedere una sola volta nella storia della pallacanestro dai.
Una squadra unita, forte, con un animo comune che lotta e si sbatte in difesa e costruisce in attacco. Se poi anche il playmaker Stefano Cunico decide di fare il Ben Simmons della situazione e prendere 6 rimbalzi alla pausa lunga, ai posteri l’ardua sentenza sul giocatore e sulla doti di questo team che è condito dall’atteggiamento alla The Panda’s Friend al secolo Metta World Peace al secolo Ron Artest di un Francesco Fusco mai domo e sempre pronto a lottare.
Alla pausa lunga i ragazzi allenati da Coach Bernardi vanno in vantaggio sul 47-34.
Terzo quarto che viaggia sulle ali del secondo. I Dulca amministrano e continuano a recuperare palloni importanti. Raffaelli è il Klay Thompson della famiglia. C’è da prendere un tiro? Sì e porto a casa tre punti con una facilità d’esecuzione disarmante. Prova Oseliero a tenere a galla Ferrara, ma i Dulca hanno gas da vendere e un Yuri Ramilli che si trasforma in Taj Gibson con ottime doti anche da palleggio e appoggio. Prova a rispondere sempre Mancini da fuori, ma il parziale è tutto gialloblu. Agli ultimi dieci minuti si va sul punteggio di 67-45 Dulca.
Ultimo quarto di puro spettacolo. Regista ovviamente Massimo Bernardi. Attori tutti quanti. Perché è il gruppo che fa la differenza e mai un singolo. È vero, Bianchi ne fa 9 nell’ultimo periodo, Cunico 6, Fusco 6, Giuliani 4, Ramilli 2 e Guziur 2. Ma il bello di questa squadra è che tutti questi punti e tutta questa prestazione arriva attraverso l’aiuto reciproco, attraverso il bene che si vogliono dentro e fuori dal campo, attraverso il rispetto che portano ad ognuno di loro stessi. Con al comando un unico dux romano che sta impartendo loro la giusta strada. Non solo per arrivare a un buon risultato in questo campionato, ma per lasciare la propria firma nei libri di storia di questo gioco. E per questo Massimo, il nostro Phil Jackson, è perfetto.

La partita finisce 98-64 con il pubblico in visibilio per i propri beniamini, che si portano a 14 in classifica a -2 da Rebasket, che vince sul campo di Grifo Imola e vola in testa solitaria alla classifica, complice il ko di Olimpia Castello ad Anzola. Complimenti comunque a Ferrara che sta portando avanti un bellissimo progetto fatto esclusivamente da giovani, il che è da notevole ammirazione.

Statistiche alla mano si potrebbero trovare n MVP. Picio Bianchi 23 punti, 5 rimbalzi, 2 assist, 7 recuperi, 3 falli subiti, 31 di valutazione. Yuri Ramilli 23 punti, 11/12 dal campo, 4 rimbalzi, 2 assist, 29 di valutazione. Capitan Saponi 9 punti, 10 rimbalzi, 3 assist. Marco Giuliani 11 punti, 6 assist e +25 di plus/minus, così come Francesco fusco che oltre al +/- chiude a 6 punti, 7 rimbalzi e 3 assist. E poi ci sono i Cunico 8+4, i Raffaelli 11 punti, i Fornaciari che con quella stoppata ha cancellato anche i 7 peccati capitali, tutti i giovani che hanno avuto spazio e che hanno calcato il parquet del PalaSGR con umiltà e intensità. Semplicemente unici.

Cristian Tartaglia