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Attualità Rimini

Cisse. Una storia di rinascita dopo l'amputazione delle gambe

In foto: L'incontro in comune
L'incontro in comune
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 6 dic 2017 15:04
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Prima viveva senza gambe, camminando sulle mani, dopo l’operazione, la prima cosa che ha fatto, è stato affacciarsi alla finestra per alzarsi e guardare il mondo come se fosse la prima volta, finalmente in piedi”. Così Maurizio Trovanelli, presidente dell’associazione “Rimetti in moto l’Africa”, racconta la storia di Cisse, il giovane Senegalese (oggi diciasettenne) rimasto senza gambe in seguito ad un incidente e che grazie alle protesi ricevute in Italia è riuscito a tornare in piedi e camminare. Questa mattina per Cisse c’è stata la possibilità di incontrare il Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. “Cisse aveva solo tre anni – continua Trovanelli – quando, insieme al fratello, viene investito in Senegal sulla sua piccola bicicletta da un camion, che lo lascia a terra con gravissime ferite. Si salverà, ma per sopravvivere dovrà subite l’amputazione di entrambe le gambe”.

In Africa sono tanti i bambini che hanno perso uno o più arti per incidenti, malattie o lesioni provocate da esplosioni o armi da fuoco in zone di guerra L’associazione riminese Rimetti in Moto L’Africa offre loro assistenza in Italia per poterli dotare delle necessarie protesi. Presidente dell’Associazione e ideatore del progetto è lo stesso Maurizio Trovanelli, che ha vissuto sulla sua pelle il dolore di un’amputazione di un arto, in seguito ad un incidente in moto. Nel suo caso il dolore si è trasformato in impegno verso gli altri. Grazie alla collaborazione tra l’Associazione Rimetti in moto l’Africa di Trovanelli e l’Associazione Alex Zanardi Bimbingamba che è stato possibile operare Cisse al centro di Ortopedia Personalizzata R.T.M. Di Budrio.

Nel maggio 2014 sono arrivati in Italia tre adolescenti, Jop Amadon di Seokhaye, Sighate Khadidiatou di Ziguinchor (gemellata con Rimini) e l’allora 14enne Cisse Mamadou di Kaffrine, accolti dal Centro R.T.M. per l’avvio dell’iter sanitario. “Cisse ora ha diciassette anni – continua Trovanelli – e studia, la sua materia preferita è la matematica, per la quale nutre una vera predisposizione e passione; l’altra passione è il cibo, va matto per gli hamburger”.

Una bella storia, toccante – commenta il Sindaco di Rimini, Andrea Gnassiche dimostra sia il grande coraggio e la forza di Cisse, che il grande cuore di questa associazione riminese, di queste persone straordinarie che in un periodo di pessimismo generalizzato mettono tutte se stesse per aiutare, concretamente, chi è più in difficoltà”.

Anche il CRAL dei dipendenti del Comune di Rimini ha aderito a questo progetto umanitario devolvendo il ricavato di contributi volontari di due sue iniziative di beneficenza.