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Rimini Social

Autostima e autonomia viaggiano insieme grazie a Erasmus+

di Silvia Sanchini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 5 dic 2017 08:50 ~ ultimo agg. 09:12
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Erasmus+ è anche inclusione sociale, crescita, autonomia. Lo abbiamo scoperto nella nuova puntata di Come se fosse facile, il programma di approfondimento sociale condotto da Stefano Rossini su Icaro tv, in onda lo scorso 30 novembre.

“Volontarimini realizza progetti europei sin dal 2005 ma con un’importante specificità: offrire opportunità di scambio e formazione in Europa a giovani con bisogni speciali che hanno sicuramente più necessità di fare esperienze inclusive e ancora purtroppo poche occasioni di mettersi alla prova”, racconta Maurizio Maggioni, direttore di Volontarimini, ente capofila per progetti inseriti nel Programma Erasmus+ – area Istruzione e Formazione Professionale, il cui obiettivo è anche quello della inclusione sociale.

“Sono circa 600 i ragazzi che in questi anni sono potuti partire per Irlanda, Lituania, Grecia o Spagna… in un’ottica di empowerment e pari opportunità”, aggiunge.

Tra questi 600 c’è Erica Stragapede, partita per Granada ormai due anni fa: “Per me è stata un’esperienza formativa sia a livello personale che professionale. Proprio dopo questo viaggio ho deciso di iscrivermi all’Università, è stata per me una svolta. Ho avuto l’opportunità di imparare una nuova lingua e arricchire il mio curriculum, è un’esperienza che consiglierei a tutti i ragazzi”.

In studio anche Diletta Tabanelli, giovanissime educatrice che ha accompagnato in viaggio i ragazzi: “Avevo tanta ansia prima di partire, in realtà poi ho creato con i ragazzi un rapporto bellissimo e ho potuto mettere in pratica tutto quello che avevo studiato sui libri negli anni della mia formazione. Quest’esperienza ha rafforzato in me la scelta di essere un’educatrice, è stata determinante”.

Un’esperienza nuova anche per un’insegnante come Daniela Spada, dell’Istituto Ruffilli di Forlì: “Noi insegnanti siamo abituati a una realtà molto strutturata come quella della scuola. Un viaggio come questo ti obbliga a ripensarti, riorganizzare le giornate, vivere insieme ai ragazzi. Come insegnante ho avuto l’opportunità di sperimentarmi in una relazione d’aiuto a tutto tondo che mi ha insegnato a valutare meglio i miei limiti e i miei punti di forza”.

I ragazzi che hanno bisogni speciali hanno spesso dei tratti in comune: bassa autostima, insicurezza, chiusura di fronte al fare e al mettersi alla prova per la paura di sbagliare” – aggiunge. “In un contesto come questo hanno invece avuto occasione di sentirsi capaci, anche in un ambiente a loro non noto. C’erano ragazzi che non avevano mai preso l’aereo, o non si erano mai allontanati per tanto tempo dalla loro famiglia. Autostima e autonomia sono strettamente connesse”.

Punto di forza di queste esperienze è inoltre l’appartenenza a un gruppo e la collaborazione con le associazioni di volontariato che in questi anni si sono particolarmente impegnate per percorsi di vita indipendente.

Saranno 80 gli studenti che potranno partire nei prossimi 2 anni grazie al nuovo progetto di Volontarimini: Tnt2020 – Formare nuovi talenti con bisogni speciali per costruire un’Europa inclusiva. Spiega Gianvito Padula, coordinatore: “Sia gli studenti che i professionisti interessati a partecipare come accompagnatori possono candidarsi a partecipare al progetto entro lunedì 11 dicembre consultando il bando sul sito www.volontarimini.it”.

Conclude Daniela Spada: “È fondamentale che la scuola si apra al mondo e che rafforzi l’idea negli studenti di sentirsi cittadini europei. Progetti come questi sono un valore aggiunto non solo per loro ma anche per i loro istituti”.

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