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Cronaca Nazionale

Arrestato Igor il Russo. Falsi avvistamenti anche a Rimini. Il commento di Minniti

In foto: Igor Vaclavic
Igor Vaclavic
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 15 dic 2017 11:35 ~ ultimo agg. 16 dic 12:50
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Nelle scorse settimane c’era stato un falso allarme per l’avvistamento di ‘Igor il russo’ sul treno Frecciabianca in arrivo a Rimini con un immediato blitz in stazione di una sessantina di uomini di Polizia e Carabinieri. Già all’epoca però il killer di Budrio era probabilmente lontano. Questa mattina alle 3 Igor il Russo, dopo mesi di fuga, è stato arrestato in Spagna dopo un conflitto a fuoco con la Guardia Civil in cui due agenti sono rimasti uccisi. La notizia rilanciata dal sito Wikilao è stata confermata dalla polizia italiana. In corso le operazioni di identificazione. Nel conflitto a fuoco è morta anche una persona che abitava nella zona.

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Al momento della cattura, ‘Igor il russo’ era vestito in uniforme e con armi rubate agli agenti della Guardia Civil uccisi ieri sera in una sparatoria. Secondo fonti dell’inchiesta citate da El Mundo online, Igor “sapeva dove sparare perché ha ferito mortalmente le due guardie nonostante indossassero giubbotti antiproiettile. Gli agenti non hanno avuto il tempo di sparare”.

L’arresto del latitante serbo accusato degli omicidi del barista Davide Fabbri di Budrio (Bologna) e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri di Portomaggiore (Ferrara), l’1 e l’8 aprile, è avvenuto per l’esattezza nella zona di El Ventorrillo, compresa tra le città di Terruel in Andorra e Albalete del Arzobispo.

E’ la fine di un incubo – commenta il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonacciniin particolare per le nostre comunità. La notizia della cattura di Norbert Feher, noto anche come il Igor il russo, premia l’impegno delle Forze di polizia, non solo italiane, che in questi mesi non hanno mai smesso di cercare un uomo che anche nella fase della sua cattura ha dimostrato ferocia e spietatezza. Niente potrà cancellare il dolore dei familiari delle vittime, ai quali rinnovo la mia vicinanza personale e dell’intera Regione, ma la garanzia che la giustizia riesce a fare il proprio corso con impegno e determinazione è un segnale importante per la vita di tutti noi e il convivere civile. Ora, l’auspicio è che si arrivi alla determinazione di tutta la verità nell’ambito di un percorso processuale rapido, in primo luogo per il rispetto che si deve alla memoria di tutti coloro che hanno perso la vita, a cominciare da Davide Fabbri e Valerio Verri