Indietro
menu
Attualità Riccione

Violenza sulle donne: il gazebo della Polizia 'questo non è amore' tra i banchi del mercato

In foto: Il gazebo con gli agenti di Polizia specializzati
Il gazebo con gli agenti di Polizia specializzati
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 3 nov 2017 17:13 ~ ultimo agg. 17:41
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

 

Non è un caso che il gazebo della Polizia di Stato fosse questa mattina, nel giorno del mercato settimanale, in Corso F.lli Cervi. Perché è questo che la Polizia di Stato deve essere: vicina. Alle vittime, ai deboli, a tutti, ma in questo caso alle donne che purtroppo stanno vivendo una situazione di violenza, soprusi e maltrattamenti, magari proprio tra le mura domestiche. Così, il gazebo itinerante della Polizia di Stato “Questo non è amore”, ha fatto tappa a Riccione. Un presidio che svolge una funzione informativa e di sensibilizzazione sul territorio sul tema della violenza sulle donne, oltre a raccogliere eventuali segnalazioni o elementi utili per predisporre una più efficace strategia di prevenzione e contrasto. Il progetto ha come finalità anche il contatto diretto tra le donne ed un’equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze di chi, spesso, ha paura di denunciare o di varcare la soglia di un ufficio di polizia.

La Questura di Rimini, stimolata dal Ministero dell’Interno, sta realizzando una campagna di informazione e sensibilizzazione presso i luoghi simbolo della città di Rimini, di Riccione e di Santarcangelo – parco Fellini, piazza Tre Martiri, Arco d’Augusto, via F.lli Cervi a Riccione, Piazza Ganganelli di Santarcangelo – con il prezioso contributo delle Amministrazioni comunale e dei locali centri antiviolenza.
L’iniziativa si sviluppa con il supporto di una postazione mobile della Polizia di Stato e prevede il contatto diretto sia con le potenziali vittime alle quali verrà offerto il sostegno dell’èquipe istituzionale multidisciplinare composta da personale della Divisione Polizia Anticrimine e della Squadra mobile, sia con la generalità della cittadinanza per discutere delle caratteristiche e peculiarità del fenomeno, anche con l’ausilio di filmati e distribuzione propagandistica di brochure predisposte per l’occasione della Polizia di Stato.
Importanti sono anche i risultati conseguiti: migliaia sono stati sino ad ora i curiosi che si sono avvicinati al poliziotti anche semplicemente per avere alcune informazioni. Durante gli incontri, sono state alcune decine le segnalazioni di stalking raccolte e allo stato sono decine le procedure relative all’ammonimento (tra quelle definite e quelle in corso di definizione) e diverse le persone denunciate all’autorità giudiziaria per maltrattamenti in famiglia.

Come ha ricordato il Capo della Polizia, Prefetto Gabrielli: “Ognuno di noi deve diventare protagonista nella lotta alla violenza sulle donne e aiutare le vittime a vincere la paura”. I dati registrano un calo della violenza di genere, “ma non ci sarà statistica che può reggere finché ci saranno donne che patiscono questi reati – ha aggiunto Gabrielli – Se pure le statistiche sono confortanti il tema resta di grande attualità e grande emergenza. La violenza di genere va combattuta al pari e più di altri reati perché porta un disvalore che dobbiamo combattere”. Bisogna essere quanto più vicini possibile alle vittime, ognuno di noi deve diventare protagonista, aiutare le vittime a vincere la paura, perché solo il convincimento che questo tipo di violenza non rimane recluso nell’ambito di chi la subisce può dare forza alle vittime”.
Il progetto della Polizia di Stato proseguirà anche durante le prossime festività natalizie e durante il prossimo anno.

 

“Il raccordo di tutti i soggetti che si occupano di questo tema è fondamentale – dichiara l’assessore ai servizi alla persona e alla famiglia Laura Galli – poiché tanti sono gli interlocutori a cui le vittime di violenza possono rivolgersi per chiedere aiuto, dalle forze dell’ordine alle istituzioni. Ringrazio la Polizia di Stato per l’attività fondamentale che sta svolgendo, anche in termini di sensibilizzazione, e colgo l’occasione per sottolineare come il nostro distretto, che comprende i 13 Comuni della zona sud della provincia, sia molto attivo su questo fronte. Esiste un’importante realtà come la casa rifugio Artemisia, che ha valenza distrettuale, e proprio oggi si è tenuto un tavolo di lavoro in cui si è stabilito di presentare domanda su due bandi regionali, il primo finalizzato ad ottenere contributi per progetti relativi all’autonomia abitativa e il secondo per l’istituzione di un centro anti-violenza con funzioni di ascolto, assistenza – anche legale – orientamento”.