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Giovani Rimini

Sabato mattina torna all'ITES Valturio "Graffiti dell'Anima"

In foto: Angela Gio Ferrari ospite del Lions club Rimini Riccione Host
Angela Gio Ferrari ospite del Lions club Rimini Riccione Host
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 7 minuti
gio 9 nov 2017 07:04 ~ ultimo agg. 8 nov 08:40
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“Graffiti dell’Anima” torna a far tappa a Rimini, all’ITES Valturio, e diventa un progetto teatrale.

Il libro-reportage è nato nel 2004, un pomeriggio in cui l’autrice, Angela Gio Ferrari, infermiera presso il reparto di Neurochirurgia degli Spedali Civili di Brescia, utilizza casualmente le scale antincendio del “satellite” per scendere dal terzo al piano terra, ritrovandosi in un girone dantesco di scritte sui muri, sui corrimano delle scale, su ogni gradino di marmo, ovunque. Nove piani di dediche, preghiere, testi di canzoni, disegni… Opera di genitori, amici, parenti, fidanzati di tutti quei giovani che venivano ricoverati in Terapia Intensiva in seguito agli incidenti stradali, giovani la cui vita era appesa a un filo, sottoposti a delicati interventi chirurgici, in coma.

GraffitiLa diffusione del volume è stata accompagnata da conferenze itineranti negli Istituti Superiori d’Italia promosse dall’Associazione “Legati alla Vita”. Il libro è diventato una mostra fotografica perenne, esposta sui muri di una sala d’attesa degli Spedali Civili di Brescia, e ora anche uno spettacolo teatrale con interprete l’attrice Laura Gambarin.

Angela Gio Ferrari, insignita nel giugno 2008 al titolo di “Cavaliere della Repubblica” per la sua attività nell’ambito dell’educazione stradale, dopo il doppio incontro del 22 e 23 novembre 2016, torna a Rimini per una mattinata voluta e organizzata dal Lions club Rimini Riccione Host, in programma sabato nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Economico Statale “Valturio”. Appuntamento alle 8:52 per le classi III e alle 11:07 per le classi IV.

“La scuola sta cambiando, su di essa convergono mille iniziative che a volte vengono vissute da colleghi e studenti come qualcosa calato dall’alto e non sempre interessante – spiega Grazia Urbini, presidente del Lions club Rimini Riccione Host e docente di Discipline Giuridiche ed Economiche al “Valturio” –. Riuscire a farne una cernita non è sempre facile e quando ci si imbatte in un incontro come quello con Angela Giò Ferrari è un successo. Anche quest’anno l’ITES “Valturio” ripropone l’esperienza di “Graffiti dell’Anima”, forte della enorme presa che ha avuto sui ragazzi. Ancora una volta puntiamo l’attenzione sulla sicurezza stradale vista da una prospettiva diversa: quella emozionale. Siamo abituati ad avere nella nostra aula magna relatori, spesso appartenenti alle Forze dell’ordine, che illustrano il codice della strada. Valentissimi nella preparazione e nella esposizione ai ragazzi, ma spesso poco coinvolgenti dal punto di vista emotivo.
“Graffiti dell’Anima” coinvolge invece dal profondo i ragazzi. Poche volte ho visto una platea di 200 studenti immobile ad ascoltare la relatrice, che attraverso i graffiti scoperti lungo una scala di servizio racconta le storie di chi ce l’ha fatta e il dramma di chi invece non c’è più. Ho riproposto al Collegio docenti questo progetto, attuato in collaborazione con il Lions club Rimini Riccione Host, perché sono fermamente convinta che oggi nessun messaggio possa essere veicolato ai ragazzi senza il loro coinvolgimento emotivo. Sentirsi dire da un ragazzo di una classe quinta dell’anno scorso che era la più bella conferenza a cui aveva assistito in cinque anni è qualcosa che fa comprendere ad un docente di aver colto nel segno”.

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ALCUNI COMMENTI DEI RAGAZZI INVIATI AD ANGELA GIO FERRARI

Ciao, ho partecipato alla sua fantastica conferenza tenutasi mercoledì a Vercelli! Volevo solo complimentarmi con lei perché se tutte le persone fossero come lei vivremmo in un mondo migliore. Inizialmente ho partecipato alla conferenza perché volevo saltare delle ore di lezione, ma una volta arrivato lì e sentito le sue parole sono stato davvero felice di essere lì perché le tue parole mi hanno fatto pensare veramente tanto! Secondo me l’iniziativa che hai intrapreso (interessante il passaggio dal lei al tu, ndr) colpirà veramente noi giovani perché all’inizio sembra un cavolata, ma poi vedendo tutti quei video e sentendo le testimonianze delle persone capisci veramente di quanto siamo “coglioni” (scusa per il linguaggio) noi giovani a comportarci in una certa maniera!!! Vai avanti cosi perché stai facendo una cosa davvero fantastica! Complimenti!

Badre

Ciao Gio, mi chiamo Laura, ho quasi 18 anni e frequento l’Istituto Bassi. Oggi ero alla sua conferenza e devo proprio farle i complimenti, ci ha davvero colpito al cuore. Ha letto quelle lettere di due ragazzi coinvolti, direttamente ed indirettamente, in incidenti stradali, e io mi sono riconosciuta nel primo dei due. Quando ha chiesto se avessimo avuto degli amici coinvolti in incidenti stradali e se poi fossero morti, io ho alzato la mano, entrambe le volte. Quando ha zittito la folla dicendo “non sapete cos’è successo ad una ragazza di Lodi lo scorso autunno?”, mi sono sentita morire. Altea Trini, morta l’11 novembre 2012, investita da un ubriaco mentre era in uscita con gli scout. Io ero lì, ero una scout che in quel giorno aveva fatto l’offertorio con lei, ero una sua coetanea, e lei è morta. Ancora non ci credo. Ricordo di essere andata avanti con la bici insieme ad altri quattro di noi, e di essere tornata indietro perché non arrivava nessuno. Il terribile responso: Alte era stata investita. Purtroppo quell’incrocio, quella strada Sordio-Bettola che passa vicino a Casalmaiocco, era già stata teatro di incidenti, mai mortali. Mai fino a lei. Abbiamo cercato di renderlo migliore, almeno di metterci le strisce pedonali. E sai cosa ci hanno detto? “c’è stata solo lei, è la prima che muore, non è pericoloso.” Che cosa? C’è stato un morto, e non è pericoloso? Intanto un anziano è stato investito quasi nello stesso punto. E ci vengono a dire che non è pericoloso? L’uomo che l’ha investita era ubriaco alle quattro del pomeriggio e andava parecchio veloce, tanto che la bici di Altea si è spezzata in due. Ed è ancora libero perché si è preso solo una denuncia a piede libero. La madre di Altea è riuscita solo da poco ad entrare anche solo in casa, e sai dov’è andata? In camera della figlia, dove si è chiusa dentro per ore. E lui è ancora libero. Vorrei poter fare qualcosa, ma sono solo una ragazza, cosa mai potrei fare? Sento un grande vuoto intorno, ma soprattutto dentro di me. Altea, mi manchi tanto. Vorrei aver potuto salutarti.
E un ubriaco ha distrutto i tuoi sogni. Ti ricordi quando mi raccontavi della scuola, volevi diventare psicologa e capo scout. Ora potrai raccontare tutto agli angeli, perché sono sicura che tu sia lì, in paradiso, perché tu sei un angelo. Un angelo caduto in volo. E, come è stato detto anche al Sic, vorrei davvero che tu cadessi dalle nuvole per poterti riabbracciare anche solo una volta, per poterti dire addio.

Ciao Alte, spero che tu mi stia guardando da lassù.
Mi manchi tantissimo.
La tua amica novizia.

Laura

Complimenti per la fantastica conferenza che ha fatto oggi alla bpl di lodi… mi sono commossa tantissimo!!! Lei è una delle poche persone che ha ancora un cuore e che aiuta a sensibilizzare le persone su fatti di grande importanza… sarei fiera un giorno di poter diventare come lei… grazie per il suo grande esempio!

Elena

Salve Gio! Volevo farle i miei complimenti per la conferenza di stamattina a Lodi! I suoi discorsi sono stati davvero molto istruttivi e toccanti. La sua passione e la sua grinta spronerebbero chiunque a combattere per qualcosa di migliore, che può non riguardare solo incidenti stradali ma anche altri grandi problemi che dovremmo avere l’accuratezza, noi giovani, di guardare in faccia al giorno d’oggi. Sono convinta ne riceverà mille di complimenti per tutto quello che fa, ma sentivo davvero il bisogno di ringraziarla anche io per quello che sta portando avanti e per come lo sta portando avanti. So di portarle via tempo prezioso per leggere questo messaggio quindi cercherò di essere il più breve possibile. Questa mattina, prima di arrivare all’incontro con lei, alla mia classe è giunta la notizia che la mamma di un nostro compagno era morta nella notte, non per un incidente ma per un emorragia cerebrale, e moralmente come classe, eravamo davvero a pezzi. Ma forse è anche per questo che durante i suoi discorsi e la visione dei video che ci ha mostrato noi eravamo molto commossi e toccati ed una volta tornati a scuola siamo andati avanti a discuterne per molto tra di noi. Parlo per me ma credo di farlo anche a nome di tutta la classe quando dico che è una persona ammirevole e che ci ha toccati nell’anima con le sue parole e il suo lavoro. E mi creda, la cosa che mi riempie il cuore oggi e mi da la forza di combattere e sperare ancora in un mondo migliore è proprio la presenza di persone come lei che credono in quello che fanno e lo fanno per noi, per il futuro. Le auguro di riuscire ad entrare nei cuori di tutti i ragazzi che avranno anche loro il piacere di ascoltarla, come è entrata nel mio.

La saluto e la ringrazio anche per l’attenzione, in bocca al lupo per tutto!

Arianna

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IL COMMENTO DI UNA PROFESSORESSA DI SCHIO

Gentilissima dott.ssa Ferrari,
desidero ringraziarla per il suo intervento di oggi 16 aprile ’09. Le due conferenze da lei tenute dalle 9 alle 12.30 sui Graffiti dell’anima hanno suscitato l’attenzione e l’interesse sia dei ragazzi del biennio che triennio.
Considerando che i nostri studenti non sono assolutamente un pubblico facile da coinvolgere, le assicuro che è riuscita a graffiare anche il loro muro facendo breccia nelle loro anime. In alcuni momenti in particolare si è davvero sentito un clima di partecipazione emotiva; i vari video da lei proposti sono stati di grande effetto. Anche la testimonianza del padre di un ragazzo morto sulla strada ci ha colpiti molto: niente discorsi strappalacrime, ma la considerazione che l’infrazione nostra o altrui può costare delle vite umane. L’amara constatazione che per chi resta la vita può anche riprendere, ma la morte rimane dentro. Quello che lei ci ha dato stamattina insomma è stato un’esperienza, quasi uno choc per costringere noi tutti a metterci nei panni di chi muore sulla strada o di chi resta vivo con la morte dei propri amici familiari nell’anima. Grazie ancora per il suo toccante intervento: faccia ancora tanta strada tra i giovani, hanno bisogno di sentire gli echi della loro stessa voce, le parole dette con il loro stesso linguaggio, hanno bisogno di andare al di là del facile fatalismo per maturare uno scomodo senso di responsabilità. Lei sì che è sulla strada giusta!

Grazie a nome di tutto l’Istituto Professionale “G.B. Garbin” di Schio (VI)!

Prof.ssa Stefania Ciocchetta

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