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Cultura Rimini

Musei: in crescita anche a Rimini il numero di visitatori

In foto: la biennale del disegno
la biennale del disegno
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 14 nov 2017 17:10 ~ ultimo agg. 21:34
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Nel triennio il numero dei visitatori degli spazi del Museo della Città di Rimini ha registrato un aumento del 22 %: 87.196 nel 2013, 109.289 nel 2014, 115.439 nel 2015, 106.737 nel 2016. E’ un trend in continua crescita sulla scia di quello che ha investito negli ultimi anni i musei italiani che, proprio oggi, più di un quotidiano definisce come “Musei dei record”. Non solo quelli come il Colosseo, Pompei, Gallerie degli Uffizi, Reggia di Caserta, ma anche realtà meno altisonanti e famose.

Una crescita per la quale l’Amministrazione Comunale sottolinea il ruolo di nuovi spazi espositivi come Fabbrica Arte Rimini di Palazzo del Podestà, iniziative come la Biennale. Sommando le diverse sedi espositive (Museo della Città e Domus, Museo degli Sguardi, Galleria dell’Immagine, FAR e Palazzo del Podestà, Teatro Galli), 154.383 furono le presenze totali nel 2013 che salgono a 168.125 nel 2014, anno della prima edizione della Biennale del Disegno, per toccare il record di presenze, grazie al risultato della seconda edizione della biennale nel 2016, a 186.367 di visitatori conteggiati.

Depurando il dato totale dai visitatori che si sono recati al museo e concentrandosi solo sugli ingressi “staccati” per visitare il Museo della Città e la Domus del Chirurgo, emerge come delle 183.863 presenze ben il 40% siano ragazzi.

“Che il Museo della Città sia cosa viva e pulsante – commenta l’assessore alle Arti del Comune di Rimini Massimo Pulini – è dimostrato non solo dai numeri, in crescita costante, ma dallo spirito animato da ogni iniziativa che organizziamo (lezioni magistrali, conferenze e convegni, presentazione libri e stage culturali), da ogni attività didattiche che promuoviamo (corsi esperienziali, laboratori di archeologia e storia), da ogni mostra d’arte che allestiamo negli spazi temporanei e nell’Ala Nuova del Museo. Ci sono giorni in cui il Museo è più affollato della piazza: gruppi di studenti si avvicendano ai turisti, ai frequentatori abituali e a quelli che il Museo riesce a intercettare con Festival culturali, corsi di aggiornamento e manifestazioni ludico-culturali a cui l’istituzione si è aperta.”