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Coriano Cronaca

Lupo ucciso, si stringe il cerchio sul responsabile. Il sindaco incontra il Ministro

In foto: il sindaco Spinelli con il ministro Galletti
il sindaco Spinelli con il ministro Galletti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 7 nov 2017 14:10 ~ ultimo agg. 8 nov 12:59
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Si stringe il cerchio sul responsabile dell’uccisione del lupo poi appeso ad una fermata del bus lungo via Montescudo a Ospedaletto di Coriano. I carabinieri forestali analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno infatti individuato un’auto scura che si aggirava nella zona intorno alle 5 di sabato mattina. Un ulteriore aiuto potrebbe arrivare dai tabulati telefonici visto che non sono molti nell’orario incriminato i contatti alla “cella” della zona. L’autopsia sarà eseguita dall’istituto zooprofilattico: sembra che la morte del povero animale sia avvenuta probabilmente a colpi di badile.

Intanto in mattinata il sindaco di Coriano Domenica Spinelli, approfittando del taglio del nastro di Ecomondo, ha avuto un incontro con il Ministro all’ambiente Galletti: accompagnata dal Presidente del Consiglio Comunale Primiano Roso, ha raccontato sia del barbaro episodio di sabato mattina, sia delle problematiche sul territorio per la presenza di branchi di lupi. Il Ministro si è attivato tramite i propri uffici per approfondire il tema.

Lunedì sera nella sala Isotta del Teatro Corte di Coriano c’è stata invece un’assemblea con le associazioni animaliste, agricole, venatorie e ambientaliste, le forze dell’ordine e il Dottor Arrigoni, responsabile del Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca di Rimini per la Regione Emilia-Romagna.

Oltre all’unanime condanna del gesto compiuto sabato, l’appuntamento ha permesso di fare il punto della situazione sulla fauna selvatica presente in provincia e sulle criticità rispetto alla convivenza del lupo e di tutte le specie animali selvatiche con l’uomo e le proprie attività.

Dalle associazioni venatorie è arrivato l’appello ad un cambiamento culturale nell’approccio al problema e lo stimolo ad elaborare strategie condivise con le altre associazioni per mettere in campo interventi più adeguati affinché la “convivenza” possa essere accettabile sia per l’uomo che per l’animale.

Il sindaco si è presa l’impegno di redigere il verbale della serata ed inviarlo alla Regione per confermare l’impegno comune ad un percorso condiviso e per trovare gli strumenti più idonei.

E’ importante che l’attenzione sul caso del lupo ucciso non sia spostata su altri versanti, deviando dal reale e concreto problema che riguarda la tutela di una specie protetta e la sicurezza della popolazione di Coriano”. Lo ha detto Erika Delbianco, responsabile regionale del Movimento animalista, durante l’incontro di lunedì sera nel corso del quale ha anche ricordato che “gli ultimi bandi della Regione Emilia Romagna, che prevedevano fondi per la costruzione di opere di prevenzione, sono rimasti in parte scoperti e i fondi sono inutilizzati, anche se, come ribadiscono gli esperti, il problema del lupo e dei cinghiali va affrontato con la prevenzione e non con la soppressione“.

Dalla LAV arriva la richiesta al ministero dell’Ambiente a costituirsi parte civile nel processo al responsabile dell’episodio corianese. “Contro i lupi si sta scatenando una vera e propria caccia alle streghe – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali Selvaticinon passa settimana che non venga riportata notizia relativa ad atti di bracconaggio nei confronti dei lupi, vittime di un gravissimo e cruento scontro sociale per il quale lo Stato ha chiare responsabilità.” La LAV sottolinea come il piano di conservazione del lupo sia bloccato da oltre un anno sul tavolo del Ministero dell’Ambiente e si appella a Galletti: “deve prendere posizione“.