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Attualità Politica

Gibertoni: troppo alti gli stipendi dei Dg Ausl. A Tonini 168mila euro

In foto: Marcello Tonini (Newsrimini.it)
Marcello Tonini (Newsrimini.it)
di Redazione   
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ven 17 nov 2017 15:05 ~ ultimo agg. 15:07
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Più di 2,2 milioni di euro: è la cifra con cui la Regione, solo nel 2016, ha pagato gli stipendi e i relativi premi ai 14 direttori generali della sanità emiliano-romagnola. A rivelarlo è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Giulia Gibertoni che nei mesi scorsi aveva presentato una interrogazione alla Giunta chiedendo di conoscere le cifre esatte delle indennità

Tra i più pagati, spiega la consigliera, Chiara Gibertoni, dg dell’AUSL di Bologna con 169.191 euro, Massimo Annicchiarico (dg AUSL Modena) con 168.881 euro, Marcello Tonini (AUSL Romagna) con 168.865 e poi via via tutti gli altri per finire con Andrea Rossi (AUSL Imola) con 156.655.

I numeri che ci ha fornito la Regione confermano quello che sosteniamo ormai da tempo, ovvero che i dirigenti della nostra sanità guadagnano più delle cariche di vertice di Regione e Governo – spiega Giulia Gibertoni – Non è accettabile, né comprensibile, che un direttore generale di un’AUSL guadagni all’anno più del Presidente del Consiglio o del Presidente della Regione. Serve una netta sforbiciata a questi compensi anche alla luce dei continui tagli che questa Regione sta effettuando sul comparto sanitario, con servizi azzerati, punti nascita chiusi e ospedali fortemente depotenziati”.

Nel 2016 la spesa complessiva per remunerare i 14 dirigenti della sanità emiliana-romagnola ha toccato quota 2.266.777 euro, con quasi 180mila euro destinati a coprire i premi riconosciuti agli stessi direttori generali in base ai singoli risultati.

In media i 14 dirigenti vengono pagati quasi 162mila euro a testa – aggiunge Giulia Gibertoni – una cifra a nostro avviso eccessiva e a cui serve mettere un tetto che, come abbiamo chiesto nella nostra interrogazione, potrebbe aggirarsi attorno ai 115mila euro all’anno. Un’ azione assolutamente necessaria, inoltre, sarebbe quella di azzerare fin da subito i premi ai dirigenti che ogni anno vanno a moltiplicare stipendi già lautamente retribuiti”.