Indietro
menu
Cronaca Provincia

Gadget emoji e magliette contraffatte. Sei denunce della Guardia di Finanza

In foto: i gadget emoji sequestrati
i gadget emoji sequestrati
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
ven 10 nov 2017 17:00 ~ ultimo agg. 19:18
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

I finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno individuato un’impresa per aver prodotto e messo in commercio, mediante sei punti vendita in provincia e un sito internet, centinaia di t-shirt e accessori di noti brand contraffatti (Adidas, Vans, Fila e Trasher). Le perquisizioni effettuate a Rimini, Riccione, Cattolica e Santarcangelo di Romagna, hanno consentito di sottoporre a sequestro oltre 1.500 capi di abbigliamento e accessori oltre a 14 cliché/stampi utilizzati per l’illecita produzione. Il responsabile dell’azienda e il titolare di un punto vendita in franchising, entrambi di nazionalità italiana, sono stati denunciati a piede libero.

Perquisiti anche quattro esercizi commerciali dediti alla vendita al dettaglio di magliette di note squadre di calcio, nazionali ed estere e gadget raffiguranti gli emoticon del brand EMOJI, di proprietà tedesca. Sequestrati 5.000 prodotti: cuscini, tazze, palline di gomma, peluche, calamite, salvadanai e portamonete, raffiguranti le note “faccine”, oltre a circa 200 magliette di celebri club calcistici. I soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria, in questo caso, sono stati quattro, due cinesi, un senegalese ed un italiano residente a Rimini.
Sono previsti controlli e pattugliamenti da parte dei finanzieri lungo le maggiori arterie stradali, presso le stazioni ferroviarie e le fermate degli autobus di Rimini e Santarcangelo, nonché in prossimità dei parcheggi adiacenti le vie e le piazze dove saranno presenti gli stand e le bancarelle della fiera di San Martino.
Nel corso dei primi dieci mesi dell’anno, gli interventi operati dalle fiamme gialle di Rimini hanno consentito di sottrarre dal mercato oltre 140.000 prodotti e denunciare 43 responsabili.