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Attualità Economia

Fondazione Carim, nel 2018 solo 225 mila euro per le attività sul territorio

di Andrea Polazzi   
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gio 30 nov 2017 17:20 ~ ultimo agg. 1 dic 13:18
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Erano 1,5 milioni nel 2016, sono scesi a 660mila nell’anno in corso e nel 2018 crolleranno a 225mila. Si tratta delle risorse che la Fondazione Carim dedicherà alle attività sul territorio, in primis l’università. Il documento di programmazione è stato approvato oggi dal Consiglio Generale e riflette, si legge in una nota, la fase di transizione in cui si trova la Fondazione in attesa di verificare gli esiti dell’operazione di acquisizione di Banca Carim da parte del Gruppo Credit Agricole Cariparma, la cui conclusione è prevista entro la fine del 2017.
Le attività si orienteranno su tre settori (“Educazione, formazione, istruzione”, “Volontariato, filantropia, beneficienza”, “Sviluppo locale”) ma buona parte dei 225.000 euro saranno dedicati, attraverso la partecipazione in Uni.Rimini, al sostegno del Campus universitario ritenuto strategico per il territorio. Trovata nel 2017, e non senza difficoltà, la soluzione per salvaguardare la Cassa di Risparmio, il 2018 sarà l’anno del necessario riassetto della Fondazione dal punto di vista patrimoniale ed economico. Questo l’auspicio della presidente Linda Gemmani che ricorda anche il sacrificio degli azionisti Carim, pur a fronte di un’operazione che (a differenza di altri casi in Italia) non ha recato pregiudizi agli altri stakeholders della Banca, compresi gli obbligazionisti. “Sono fiduciosa che Credit Agricole vorrà porre la giusta attenzione ai soci della Cassa e al nostro ambito locale” dice la presidente. “L’arrivo di un partner industriale di livello – prosegue la Gemmani ricordando l’impegno della Fondazione nel seguire l’evolversi dell’acquisizione – costituisce un’importante occasione per l’economia, il tessuto imprenditoriale e l’intero territorio, sia sotto il profilo creditizio e finanziario, sia dal punto di vista dell’apertura a nuove sinergie ed opportunità di crescita”.