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Attualità Rimini

Confcommercio: il dibattito sulla movida riguardi tutta la città

In foto: Giuliano Lanzetti
Giuliano Lanzetti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 14 nov 2017 15:39
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Dopo l’incontro tra amministrazione comunale e una ventina di gestori di locali della vecchia pescheria e del centro storico interviene Giuliano Lanzetti, presidente comunale di Fipe Confcommercio. “Dall’incontro tra gli imprenditori dei locali dell’area della Vecchia Pescheria e della piazzetta San Gregorio e l’assessore comunale alle attività produttive Jamil Sadegholvaad sono emersi significativi punti positivi e altri più critici. Ma non possiamo pensare di restringere tutto il dibattito sulla movida riminese alle “cantinette” della piazza, seppur siano un motore di intrattenimento tra i più importanti del territorio, né ad un momento che nelle intenzioni doveva essere un confronto informale tra imprenditori e amministrazione”.

Si è discusso molto sulla diffusione della musica, che ha portato a numerosi verbali nell’ultimo mese. Bisogna innanzitutto sottolineare come per gestire un locale si debbano conoscere i regolamenti comunali in materia e si debba sottostare alle regole. Sulla richiesta di allungare di un’ora l’orario della musica siamo d’accordo e da tempo ne parliamo con l’amministrazione, purché questo non rechi fastidi ai residenti. Sì alla musica all’interno del locale, ma che non si senta all’esterno. Ben vengano aperture, per le cantinette e non solo, perché l’offerta di intrattenimento dell’intera città passa in modo notevole dall’offerta musicale“.

Il tema della sicurezza. Accogliamo con favore l’apertura da parte degli imprenditori a contribuire alla sicurezza dotandosi di un servizio di vigilanza privata che affianchi e sia d’ausilio a quella pubblica. Un atto non dovuto da attività che già sono oberate di tasse, ma che dimostrano di avere capito l’importanza di un territorio più sicuro e meno esposto al degrado mettendosi le mani in tasca. Non tutto il costo della sicurezza però può ricadere sulle loro spalle, né altre partite quali ad esempio il costo non indifferente dei “fittoni mobili” per consentire l’occupazione di suolo pubblico per tavoli e sedie, per la quale già pagano una tassa”.

L’intrattenimento è un tema così centrale per l’offerta riminese che riteniamo necessario affrontare questi temi coinvolgendo tutto il territorio, che ha peculiarità inserite in un unico disegno. Movida, sicurezza, degrado, sinergie pubblico-privato, necessitano di una visione più lungimirante. Come Fipe e Confcommercio di Rimini siamo ancora una volta disposti a incontrare l’amministrazione per ragionare su progetti e soluzioni condivise“.