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Cronaca Santarcangelo

Coinvolto in inchiesta. Consigliere pentastellato si dimette

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di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 14 nov 2017 11:25 ~ ultimo agg. 11:27
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Sul suo capo non pende ancora nessuna accusa formale, ma ha deciso di dimettersi dal consiglio comunale per un legame affettivo con una donna indagata per aver utilizzato carte di credito e bancomat rubati all’interno di alcune aziende che venivano pulite da lei e dalla sorella, dipendenti di una ditta di pulizie, estranea all’intera vicenda. I fatti risalgono al 2014. Le indagini per accertare le varie responsabilità sono ancora in corso. Domani è prevista l’udienza con cui il GUP dovrà decidere sull’eventuale rinvio a giiudizio.

A rimanere coinvolto Marco Mussoni, consigliere del Movimento 5 Stelle Santarcangelo, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Lo fa sapere l’ufficio stampa del Movimento della città clementina.

Mussoni sarebbe stato ripreso da una telecamera mentre la compagna prelevava denaro da un bancomat con una delle carte risultate rubate. Ma la sua corresponsabilità è tutta da accertare: potrebbe, infatti, non essere stato a conoscenza dalla provenienza illecita del bancomat.

Le dichiarazioni del consigliere dimissionario: “trovandomi nella situazione di dover giustificare un mio presunto coinvolgimento in un illecito, per il fatto di essere stato legato affettivamente ad una delle persone indagate, credo sia opportuno rinunciare al mio incarico di consigliere comunale, per permettere al Movimento 5 Stelle di poter continuare il proprio lavoro con serenità e dedizione.

Il Movimento 5 Stelle di Santarcangelo ringrazia il consigliere “per il grande contributo che in questi anni ha portato al nostro gruppo, oltre che in Consiglio Comunale. Consideriamo la scelta di Marco un atto di coraggio ed onestà intellettuale, e gli auguriamo di poter arrivare presto ad una risoluzione positiva della questione“.

Ieri, senza fare nomi specifici, il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Raffaella Sensoli aveva dichiarato: “Qualora questa persona risultasse realmente essere tra gli eletti M5S, e qualora le accuse a lui mosse dovessero trovare conferma da parte della magistratura, il MoVimento 5 Stelle pretenderà il rispetto del codice di comportamento dei portavoce eletti in caso di coinvolgimento in procedimenti giudiziari e l’adozione quindi dei provvedimenti del caso previsti proprio dal suddetto codice, come da prassi all’interno del M5S e contrariamente a quanto invece avviene negli altri partiti”.