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Vaccini. Pruccoli (PD) condanna OdG Riccione

In foto: Giorgio Pruccoli in aula
Giorgio Pruccoli in aula
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 22 ott 2017 08:09 ~ ultimo agg. 07:27
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Giorgio Pruccoli, consigliere regionale del Pd, interviene sulla questione vaccini trattata in Consiglio comunale a Riccione deplorando l’ordine del giorno sui vaccini promosso dalla maggioranza e approvato giovedì. L’OdG propone di trasmettere ufficialmente al Ministro competente, così come già fatto da altri Comuni, l’invito a rivalutare l’esclusione dai servizi dei bambini 0-6 anni non vaccinati. Per Pruccoli “Incomprensibile, e aggiungerei irresponsabile, ogni minima scivolata che sappia di concessione al mondo no-vax così come allo spin-off dello stesso, quell’universo che prova ad attrarre consensi con la denominazione “libertà di scelta”.

“Di fronte alla salute dei bambini non si scherza e soprattutto non lo si fa col populismo. E’ grazie alla legge della nostra Regione se la copertura vaccinale, da uno stato di emergenza conclamata, è tornata sopra al 95% tra i bambini nati nel 2015. La responsabilità sta prevalendo e la comunità scientifica è tutta dalla stessa parte. Quando la politica cerca gli applausi delle curve (notoriamente la parte più’ fragorosa e motivata), magari mette insieme qualche voto in più ma produce danni incalcolabili dal punto di vista culturale”.

“Ruolo della politica è fare le scelte giuste e necessarie portandole ad ampia condivisione, non orientarsi nel campo di grano cercando di inseguire lucciole qua e là. Premesso che la stragrande maggioranza delle famiglie approva questa legge, va ricordato che se le misure straordinarie durante le pestilenze medioevali fossero state attuate solo con l’unanimità dei consensi, oggi la razza umana sarebbe estinta. Chi amministra deve essere un faro e non farsi illuminare la strada da chi grida più’ forte”.

“La Francia sta per “copiare” la legge italiana: è evidente che siamo davanti ad un tema delicatissimo sul quale va recuperato un deficit d’informazione che i genitori giustamente reclamano per poter effettuare una scelta consapevole, ma davanti al quale la politica non può avere sbavature nemmeno minime”. “Sì a investimenti in conoscenza; no a concessioni agli integralismi non supportati scientificamente”.