Storie dal canile. Tobia dopo due anni ritrova il suo padrone

I protagonisti di questa storia sono una giovane donna e il suo cane. Nel rispetto della volontà della protagonista, i nomi sono di fantasia.

Tobia arriva in canile il 19 settembre scorso, su segnalazione della Polizia Municipale perché vagante in stato di abbandono nella campagna di Spadarolo, a Rimini: è un cane bellissimo, di taglia medio grande, pelo raso, color bianco marrone, giovane e agile. Tobia è anche un cane buono ma molto spaventato e con tanta diffidenza verso l’uomo. Grazie alla rilevazione del microchip, gli operatori del canile comunale “Stefano Cerni” scoprono di Tobia diverse cose. Prima di tutto che la bestiola ha una proprietaria che due anni prima, in seguito a vicissitudini personali, è stata costretta a trasferirsi in una nuova città, lasciando suo malgrado il cane alla coinquilina. Nel giugno di quest’anno, la persona a cui Tobia era stato affidato ha un grave problema di salute e viene trasportata d’urgenza in ospedale dove è tuttora ricoverata. Da quel momento del cane si perdono le tracce finché non viene portato in canile a Rimini.

Attraverso la lettura dei dati del microchip le operatrici del canile riescono da subito mettersi in contatto con Sandra che le vicissitudini della vita hanno portato a vivere in un’altra regione a a 500 km da Rimini. Nella telefonata Tobia è descritto e raccontato alla perfezione come se il tempo della separazione non fosse mai passato.

Ed è così che dopo un primo momento di sorpresa e sconcerto Sandra chiede aiuto agli operatori del canile: ora potrebbe finalmente ricongiungersi a lui. Così la scorsa settimana torna a Rimini per varcare la soglia del canile. Nei giorni successivi Sandra ha inviato al canile video e foto che dimostrano come la convivenza di Tobia con la sua padroncina nella nuova casa.