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Rimini Vita della Chiesa

Giovedì si celebra la memoria del Beato Alberto Marvelli

In foto: il Bearo Marvelli
il Bearo Marvelli
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 4 ott 2017 15:53 ~ ultimo agg. 16:17
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La Chiesa Riminese celebra la memoria del Beato Alberto Marvelli. In occasione della festa del beato, il Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi presiederà la celebrazione eucaristica presso la chiesa di Sant’Agostino, in centro storico, a Rimini, giovedì 5 ottobre alle 19. In questa chiesa riposano i resti mortali dell’ingegnere della carità riminese, proclamato beato da papa Giovanni Paolo II a Loreto il 5 settembre 2004.

La Chiesa propone Marvelli come modello di “santità nel quotidiano” per i cristiani del terzo millennio. Giovanni Paolo II, in occasione della visita pastorale a Rimini nel 1982, aveva affermato di lui: “Ha mostrato come, nel mutare dei tempi e delle situazioni, i laici cristiani sappiano dedicarsi senza riserve alla costruzione del regno di Dio nella famiglia, nel lavoro, nella cultura, nella politica, portando il Vangelo nel cuore della società”.

In occasione della Festa, mons. Lambiasi donerà in omaggio ai giovani presenti il libro Caro Alberto. Lettere sulla felicità da/ad Alberto Marvelli (ed. ilPonte Rimini, pp. 72). La Celebrazione Diocesana in memoria della morte di Marvelli assume una particolare importanza in quest’anno, dedicato al cammino dei giovani. La Chiesa riminese desidera, infatti, aprire questa ricorrenza in particolare ai ragazzi e giovani delle diverse aggregazioni laicali, per proporre loro la figura di un giovane che ha vissuto intensamente la sua appartenenza ecclesiale e la passione per la sua città.
Anche l’orario (ore 19,00) ha inteso agevolare la partecipazione dei giovani e di chi lavora.
La S. Messa sarà animata dal coro giovani “Megales phones” e dalle diverse aggregazioni laicali.

La devozione di Marvelli oggi è diffusa in tutto il mondo: Europa, ma anche Canada e Stati Uniti, India e Filippine, Nigeria e Hong Kong, Emirati Arabi Uniti e Vietnam, Malesia e Australia. “Ciò è dovuto soprattutto alla forza di attrazione, attraverso l’immagine: – spiega mons. Fausto Lanfranchi, direttore del Centro di documentazione ‘Alberto Marvelli’un giovane Santo, in maniche di camicia e cravatta, esce da tutti gli schemi della iconografia abituale dei Santi, e suscita subito simpatia e curiosità, specialmente fra i giovani: nasce così il desiderio di conoscerlo e di farlo conoscere”. Ogni giorno il centro riceve richieste di reliquie e santini, non solo per devozione personale, ma soprattutto da chiese parrocchiali, santuari, oratori, cappelle universitarie, comunità laicali. In diversi Paesi vengono pubblicate e diffuse biografie, opuscoli, preghiere nelle lingue locali (Guatemala, Polonia, Repubblica Ceka, Stati Uniti, India, Filippine).