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Economia Politica

Forbici della Regione sulle partecipate: dismissione per le quote Caar, conferma per Ieg

In foto: L'ingresso di Rimini Fiera
L'ingresso di Rimini Fiera
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 4 ott 2017 13:47
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Anche la Regione Emilia Romagna mette mano alle società partecipate. Ventitre quelle interessate: per 10 è prevista la dismissione completa ma la Regione potrà intervenire con forme diverse dalla partecipazione azionaria a sostegno di attività e progetti di particolare rilevanza. Per quanto riguarda le realtà riminesi, confermata la presenza all’interno di Italian Exhibition Group mentre è prevista la dismissione nel Centro Agro-Alimentare (come previsto anche per realtà analoghe in Emilia Romagna).


La nota diffusa dalla Regione

Ventitre società interessate, dismissioni, fusioni e aggregazioni. La Giunta regionale ridisegna il panorama delle partecipate in Emilia-Romagna nel nome sia della razionalizzazione della spesa sia della ulteriore valorizzazione delle competenze, tutelando posti di lavoro e professionalità. Sono gli obiettivi della delibera, approvata nel corso dell’ultima seduta di Giunta, il cui piano porterà anche a un progetto di legge specifico.

Dieci le dismissioni previste, per le quali peraltro la Regione potrà intervenire con forme diverse dalla partecipazione azionaria a sostegno di attività e progetti di particolare rilevanza. Entro pochi mesi il via ai primi bandi che disciplineranno le procedure di cessione.

Per quanto riguarda le società in house, saranno inoltre creati due soggetti specializzati: il primo nel settore della programmazione e valorizzazione territoriale con la fusione fra Aster Scpa ed Ervet Spa, previa acquisizione del ramo di azienda di pertinenza regionale di Finanziaria Bologna Metropolitana Spa (e sua successiva liquidazione). Il secondo riguarda le politiche dell’Ict, Information and communications technology, con l’aggregazione di Cup 2000 Scpa e Lepida Spa: quest’ultima acquisirà il ramo di azienda di Cup 2000 inerente l’Ict. Tempi brevi per il progetto di legge che definirà la nascita di questi nuovi soggetti. Confermate Fer Srl e Apt Servizi Srl, peraltro già coinvolte in un processo di razionalizzazione organizzativo e gestionale delle funzioni trasversali. Vengono invece mantenute le partecipazioni in sette società non in house per le loro caratteristiche ritenute strategiche per le politiche regionali.

“Finalmente- commenta l’assessore regionale al Bilancio, Emma Petitti- entriamo nella fase finale di un processo che la Regione ha voluto e avviato da tempo, ben oltre quanto imposto dalla legislazione vigente, per un’autonoma scelta politica finalizzata a un unico obiettivo: costituire un sistema societario strategico per l’innovazione e lo sviluppo, che risponda sempre meglio ai bisogni dei cittadini e delle imprese, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse”.

 

Le partecipazioni confermate nelle società non in house Le partecipazioni confermate, per le loro caratteristiche di strategicità e indispensabilità per la fornitura di servizi di interesse generale sono sette: Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna Spa, Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori – Irst Srl, Bolognafiere Spa, Fiere di Parma Spa, Italian Exhibition group Spa (già Fiera di Rimini Spa), Tper Spa, Porto Intermodale Ravenna Spa Sapir.

Le dismissioni Ecco le società interessate: Centro Agroalimentare di Bologna, Centro Agro-Alimentare Riminese e CAL – Centro Agroalimentare e Logistica di Parma; Reggio Children- Centro internazionale per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini Srl e Banca Popolare Etica Scpa.
In questi casi la scelta è quella di orientarsi verso percorsi alternativi a quelli attuali, cioè creare sostegno a favore di iniziative e progetti che si caratterizzano per la loro qualità e rilievo per la crescita della comunità territoriale.
Terme di Castrocaro Spa, Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa; Infrastrutture Fluviali Srl; Piacenza Expo Spa, coinvolta nel più ampio ridisegno dell’assetto industriale e societario del sistema fieristico regionale, incentrato sull’integrazione dei poli di Parma, Bologna e Rimini.