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Federica Moroni, squalificata per un anno per una pomata: "Mi sarei aspettata più intelligenza e più cuore"

In foto: Federica Moroni
Federica Moroni
di Roberto Bonfantini   
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ven 27 ott 2017 15:09 ~ ultimo agg. 30 ott 10:59
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“Da Rimini, che considero la mia città, mi sarei aspettava più intelligenza e un po’ più di cuore”. Si sfoga Federica Moroni, squalificata per un anno per doping, per aver assunto una pomata per le piaghe ai piedi contenente Clostebol Metabolita, sostanza inserita nella lista WADA 2017 alla categoria “S1 Agenti anabolizzanti”. Un farmaco, consigliatole dalla farmacista di fiducia, che per chi fa podismo non porta alcun beneficio, come ha confermato questa mattina il medico sportivo Eugenio Albini, che ha partecipato alla conferenza stampa della forte maratoneta del Golden Club Rimini, che nella vita è insegnante.

A far male a Federica sono state soprattutto le malelingue, che si sono scatenate sui social e nella vita reale, prendendo di mira anche i suoi amici.

Il Tribunale Nazionale Antidoping ha riconosciuto la buona fede dell’atleta. Nella sentenza si legge: “il Collegio ritiene che, alla luce delle circostanze del caso, la Moroni, nell’allontanarsi dallo standard di comportamento richiesto dalle NSA, abbia tenuto un atteggiamento psicologico minimamente negligente e che pertanto, esclusa l’intenzionalità dell’assunzione, gli debba essere applicata, ai sensi degli articoli 2.1 e 4.5.2.1 delle NSA, la sanzione della squalifica per un periodo di anni uno”.

La squalifica terminerà il 4 giugno 2018. E Gionny Schiaratura, presidente del Golden e allenatore della Moroni, è sicuro: “Federica tornerà più forte di prima!”

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