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Cronaca Rimini

Butungu, ammesso rito abbreviato. Processo aggiornato a novembre

In foto: le manifestanti (Adriapress)
le manifestanti (Adriapress)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 17 ott 2017 13:37 ~ ultimo agg. 17:19
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(Gaetano Ferrieri del Movimento dalla parte delle donne e delle Vittime, video Adriapress)

Per Guerlin Butungu rito abbreviato allo stato degli atti, sei parti civili ammesse e prosecuzione del processo direttissimo al 10 novembre. Il Tribunale collegiale, presieduto dal giudice Silvia Corinaldesi ha sciolto il nodo sulla scelta del rito direttissimo e ha accolto la richiesta della difesa di procedere per tutti i capi di imputazione e non separare lo stupro dalle rapine. La direttissima, su cui la Procura della Repubblica aveva presentato una memoria, è stata ammessa sui punti in cui la confessione rilasciata in carcere da Butungu è stata considerata piena.

Il 20enne congolese è stato arrestato arrestato per gli stupri avvenuti a Miramare nella notte tra il 25 e il 26 agosto scorsi. L’udienza è stata preceduta, fuori dal Palazzo di Giustizia riminese, da una manifestazione del Movimento dalla parte delle donne e delle Vittime.
Sulla cancellata del Tribunale è stato esposto uno striscione con la scritta ‘Giustizia per le vittime’. Poi un attivista si è alzato urlando “assassino, massimo della pena” quando Butungu è entrato in aula. Alcuni attivisti sono state identificati dalla Polizia presente nella struttura.
La Procura della Repubblica aveva presentato una memoria in cui si esplicitano le motivazioni della scelta del rito direttissimo e sulla confessione che il congolese ha reso dal carcere di Pesaro, una strada contro la quale si era opposta la difesa sostenendo che la confessione non poteva essere considerata piena. La Corte si è quindi ritirata per esaminare i nuovi documenti. Dopo mezzora di Camera di Consiglio è stato ammesso il rito direttissimo, che per l’imputato può significare la riduzione di un terzo della pena. La coppia polacca non dovrebbe a questo punto essere più essere sentita in Tribunale.

Una vicenda che in Polonia continua ad essere al centro dell’attenzione: anche oggi erano diversi i giornalisti polacchi presenti in Tribunale, e per tutta la giornata #rimini è stato tra i trend topic delle ricerche su Twitter in Polonia.

l’aula (Adriapress)

Il Dipartimento di Fratelli d’Italia a tutela delle Vittime scrive: “A prescindere dal rito con cui verrà celebrato il processo, chiediamo che la Giustizia faccia il suo corso nella maniera più celere possibile, onde evitare, come succede in moltissimi casi, il rischio di una estinzione del reato per intervenuta prescrizione. Attesa la gravità dei fatti contestati, confidiamo che agli autori di questo crimine orrendo, venga comminata una pena adeguata, pena che, di contro, risulterebbe inflitta invano, se, una volta divenuta irrevocabile la sentenza, non venisse effettivamente scontata dal colpevole. Solo rendendo certa ed effettiva la esecuzione, oltre che congrua nella sua commisurazione, anche se tendente alla rieducazione del condannato, le Vittime potranno ottenere Giustizia”.