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Cronaca Rubicone

Acquista droga in orario di lavoro. A Savignano dipendente comunale nei guai

In foto: il comune di Savignano
il comune di Savignano
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 4 ott 2017 14:57 ~ ultimo agg. 19:38
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Si allontanava dal lavoro per andare a procurarsi la droga. Grazie al controllo messo in atto dalla polizia municipale  è stato sorpreso un dipendente dei servizi tecnico-manutentivi del comune di Savignano sul Rubicone che, durante le ore di servizio si assentava, a volte con il mezzo dell’ente. Scoperto anche lo spacciatore che lo riforniva.

Ieri mattina attorno alle 9 gli agenti, in borghese, hanno pedinato il dipendente che con la sua auto è andato a San Mauro Pascoli ed è entrato in un’abitazione del centro storico per uscirne subito dopo e rientrare al lavoro, in un magazzino di Savignano. Una volta arrivato qui gli agenti sono entrati in azione, lo hanno perquisito e scoperto che aveva addosso mezzo grammo di eroina. Dopo la sua ammissione dell’acquisto gli agenti, insieme ai carabinieri di Cesenatico hanno fatto irruzione nella casa sammaurese dove hanno trovato lo spacciatore, un 47enne. In casa aveva diversi grammi di droga e soldi, probabile provento di spaccio. Per l’uomo è scattato l’obbligo di firma.

Per il dipendente sono state avviate indagini per possibile infedeltà lavorativa e si è provveduto a procedimento di sospensione cautelare con contestuale avvio del relativo procedimento disciplinare.

Il sindaco di Savignano Filippo Giovannini ha commentato:

La  sola idea che in questo Comune un dipendente possa mortificare in questo modo il proprio impiego pubblico mi suscita non solo la più netta riprovazione ma anche un profondo rammarico. Se siamo giunti a questo tipo di verifica è grazie ai controlli interni che noi per primi abbiamo richiesto, proprio per stroncare con fermezza ogni condotta illegittima o anche solo inappropriata. Comportamenti del genere sono infatti una grave offesa a tutta la comunità e a tutti i dipendenti di questa struttura che ogni giorno compiono onestamente il proprio dovere. Noi per primi abbiamo voluto indagare e portare alla luce questa vicenda perché per questi illeciti non può più esserci la minima tolleranza: i provvedimenti verso chi approfitta, ai danni della collettività, della propria condizione lavorativa e della fiducia concessa devono necessariamente essere inflessibili. Nei confronti del dipendente si è provveduto a procedimento di sospensione cautelare con contestuale avvio del relativo procedimento disciplinare, così come è già avviato il procedimento penale nei suoi confronti“.