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Rimini Rimini Social

Una spiaggia con le persone al centro

di Silvia Sanchini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 27 set 2017 07:15 ~ ultimo agg. 2 ott 12:35
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Un primo passo che il consorzio Spiaggia Marina Centro, un network che coinvolge gli stabilimenti dal bagno 19 al bagno 28 di Rimini, ha scelto di compiere per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani con disabilità. Dare vita a una spiaggia “aperta, sostenibile e responsabile” è infatti la missione dei membri del consorzio.
Gli esiti del progetto di responsabilità sociale di impresa sono stati presentanti lo scorso 16 settembre in una conferenza stampa che ha aperto il Festival del turismo responsabile It.a.cà.

A moderare gli interventi Annalisa Spalazzi, coordinatrice del Festival a Rimini, che ha dato subito la parola a Stefano Mazzotti. Titolare del bagno 27 di Rimini, coordinatore del progetto Marina C’entro e per tutti bagnino top ha le idee molto chiare: “Vogliamo fare uscire l’impresa balneare dal guscio della piccola impresa a gestione familiare e aprirci a una realtà più ampia. Le persone più vulnerabili non devono essere una ‘seconda scelta’ ma un valore aggiunto, persone capaci di offrire nuovi stimoli e prospettive a tutti noi. A Rimini ci sono 220 bagnini e ristobar di spiaggia. Il mio sogno? Che in ogni stabilimento possa lavorare almeno una persona con disabilità”. Aggiunge: “Uno dei valori di questo progetto è la rete di collaborazioni che si è creata tra le imprese, i soggetti del terzo settore, l’università”.

Da questo progetto Sandra Del Vecchio, infatti, scriverà la sua tesi di laurea in economia e management. Diversi poi gli enti che partecipano: la Fondazione Enaip che cura la formazione professionale e che ha premiato il consorzio come azienda accessibile e inclusiva, la coop. sociale Il Millepiedi che si occupa della selezione e del tutoraggio dei ragazzi attraverso personale educativo qualificato, in collaborazione con le associazioni Crescere insieme e Rimini Autismo. C’è poi la cooperativa Rimini Up, che ha accompagnato i ragazzi che hanno lavorato come animatori in spiaggia. Diverse infatti le tipologie di lavoro svolte dai ragazzi: aiuto-bagnini, animatori, addetti all’infopoint.

 

 

Luca, uno dei ragazzi coinvolti, è molto felice di questa esperienza: “È stata davvero una bellissima opportunità. Io ero uno dei ragazzi più grandi e quest’anno ho avuto la possibilità non solo di svolgere le mansioni pratiche dei bagnini ma anche di avere un contatto con il pubblico. Le persone erano molto gentili con me, si fermavano a chiacchierare, e ho potuto conoscere tanta gente e fare amicizia. Sicuramente l’aspetto più difficile è stato sopportare un’estate davvero caldissima e lavorare in spiaggia con le temperature così alte era molto faticoso! Ma è un lavoro bellissimo e un’esperienza che spero di ripetere e che consiglierei a tutti i ragazzi”.

Mi sono divertito moltissimo, in fondo fare l’animatore – dai – non è mica così difficile!”, scherza Emanuele che con la sua risata ha contagiato tutti e che ringrazia Patrizio e Anna e tutte le persone che lo hanno aiutato.

Commenta Roberto Vignali, vicepresidente e coordinatore dell’area comunità comunità residenziali della coop. Il Millepiedi: “La Millepiedi accompagna tante persone nella ricerca di un’autonomia di vita; il lavoro, la sostenibilità economica sono ovviamente una parte fondamentale del percorso. Le borse lavoro, i tirocini, le pensioni sono nella maggior parte dei casi risorse insufficienti e precarie che non consentono nella pratica una vera vita indipendente. Se il mondo del lavoro riuscisse realmente ad aprirsi a queste persone sarebbe un enorme passo in avanti sia per le singole persone che per la nostra società in generale“.

Siamo abituati a vedere programmi televisivi che affrontano queste tematiche – conclude infine Sabrina Marchetti, presidente di Crescere insieme – ma questo progetto non è fiction, ma una realtà. Per i nostri ragazzi vogliamo inclusione, non pietismo. Non vogliamo che siano scelti solo perché esiste un obbligo di legge ma che su di loro sia fatto un vero investimento“.