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Attualità Rimini

Sicurezza a Rimini. Zanzini (Federmoda): serve nuovo regolamento di polizia

In foto: Zanzini di Federmoda
Zanzini di Federmoda
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 27 set 2017 18:03 ~ ultimo agg. 18:10
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Giammaria Zanzini, presidente di Federmoda della Provincia di Rimini e membro del direttivo di Confcommercio Rimini, interviene sul tema di legalità, sicurezza e riqualificazione. Auspica che i nuovi provvedimenti dell’Amministrazione Comunale sui bazar non siano vanificati da ricorsi e, allargando il tema anche alla sicurezza prendendo spunti dai recenti gravi fatti di cronaca, auspica un nuovo regolamento di polizia comunale da finanziare anche con gli introiti della tassa di soggiorno.


L’intervento di Zanzini:

“Sui temi di commercio, negozi, legalità, decoro e tutela del tessuto urbano, sono arrivate finalmente buone notizie. Confcommercio e Federmoda della Provincia di Rimini chiedevano da anni iniziative concrete contro i bazar, l’invasione di marciapiedi trasformati in suk di paccottiglia e “pallinari”. Le decisioni della nostra amministrazione comunale, che saranno adottate a partire dalla prossima primavera/estate, sono davvero passi importanti verso il miglioramento dell’offerta commerciale e la riqualificazione urbana di Rimini. Ne guadagneremo tutti: cittadini e turisti. Non vorremmo però scoprire tra qualche mese che, grazie a un ricorso a Tar o al Consiglio di Stato, qualche improbabile imprenditore riesca a riportare indietro le lancette e fare annullare un provvedimento sacrosanto. Non è un timore campato in aria.

Abbiamo, purtroppo, l’esempio di quanto accaduto sulle vendita di alcolici da parte dei minimarket. Eppure, stiamo parlando di un problema centrale della vita della nostra città. In particolare, dopo i fatti di cronaca nera che hanno colpito Rimini e l’hanno esposta a un “linciaggio mediatico”, forse comprensibile per i meccanismi della comunicazione, ma certamente mortificante per tutti noi. Un problema che non si risolve ergendosi a paladini dell’integrità etica e civile. Sono problemi sui quali non possiamo lasciare sole le istituzioni e le forze dell’ordine. Quest’ultime svolgono un meritorio compito nonostante limiti di organico e risorse insufficienti.

Il problema è capire come abbassare il tasso di criminalità a Rimini. Da tre anni partecipo a conferenze di servizi, tavoli di lavoro, commissioni sulla sicurezza. Qualcosa abbiamo fatto e stiamo facendo ma, a mio avviso, abbiamo una necessità da affrontare: varare un nuovo regolamento di polizia comunale. Non dobbiamo inventare nulla. Federmoda e Confcommercio hanno diverse proposte che sottoporranno all’amministrazione, dando il proprio contributo. Le risorse? Potremmo trovarle in parte negli oltre 7 milioni annui di euro della nostra tassa di soggiorno.

Un passo necessario visto che, come ricordano Prefetto e Questore, sul nostro territorio c’è  un flusso turistico/fieristico che in un anno supera i 15 milioni e mezzo di persone. E che non si tratti di una petizione di principio ce lo ricorda proprio la cronaca nera. L’identificazione e l’arresto del branco che con la sua selvaggia violenza ha ferito e umiliato persone innocenti, è avvenuto perché le telecamere di uno stabilimento balneare lo ha ripreso nella sua notte da “Arancia Meccanica”. Erano in funzione perché un imprenditore, di sua volontà e di sua tasca, le teneva accese per tutelare i suoi clienti e la sua proprietà”.