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Renzi dopo accesso agli atti: Parco del Mare sarà “parco del cemento”

Renzi (FdI): il "parco del cemento" verso lo stallo

Taron Mussoni e Gioenzo Renzi di FdI

A distanza di due anni dalla presentazione delle 155 manifestazioni di interesse per il Parco del Mare, dopo la loro classificazione del 21 marzo scorso in
“strategiche, adattabili, incompatibili”, “i cittadini sono ancora all’oscuro di quello che sarà il futuro del Lungomare di Rimini”.

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“Resta solamente il “rendering” di 20 metri da due anni in Piazza Cavour ad illudere le attese della città”. Lo afferma il consigliere di Fratelli d’Italia – AN Gioenzo Renzi che è
riuscito ad accedere agli atti e prendere visione dei progetti e di tutte le manifestazioni di interesse.
E’ da oltre un anno che denunciamo il progetto del Sindaco Gnassi di vendere letteralmente il suolo pubblico del lungomare ai privati.
Ora con la presa visione delle manifestazioni di interesse, posso confermare che avevamo ragione”. Le manifestazioni di interesse accolte dalla Amministrazione Comunale come “strategiche” ed “adattabili” secondo i conti del consigliere prevedono solamente nel tratto di lungomare Grand Hotel-Piazzale Kennedy, 12.800 mq. di nuova edificazione per un totale di 38.000 metri cubi di cemento
Renzi parla di “parco del cemento” citando i numeri:
5.700 mq. di residenziale, 4.686 mq. di ristoranti e bar, 1.416 mq. di servizi agli alberghi, 1.000 mq. di negozi per il solo tratto dal Grand Hotel a Piazzale Kennedy. Rispetto agli attuali 300 parcheggi pubblici, inoltre, ne rimarranno solo 136. Ci sono poi le dune artificiali di cemento armato alte 4 metri e ognuna con un fronte che va dai 65 m. ai 120 m..
“Il risultato – spiega Renzi – sarà un indice edificatorio pari allo 0,22 mq./mq superiore al limite dello 0,12 mq./mq imposto dal Comune
, considerando le reali
superfici interessate e non quelle calcolate per convenienza dall’Amministrazione. Il Comune, in questo modo,
incasserebbe dalla vendita dei diritti di
superficie del lungomare ai privati quasi 16 milioni di euro da sommare ai circa 25 milioni di euro dei costi di costruzione sempre a carico dei privati.
Il Comune introiterebbe così una enorme somma di denaro per la realizzazione del Lungomare che graverà esclusivamente sui privati”.
Proprio pochi giorni fa l’Amministrazione ha annunciato che a definire le linee guida sarà lo studio Miralles Tagliabue di Barcellona, individuato tramite gara pubblica. “
E’ inutile declinare la responsabilità progettuale all’ultimo consulente incaricato, quando l’impostazione progettuale era sbagliata in origine.
Oltre un anno fa, con la presentazione della mia Mozione Consigliare denunciavo i limiti del progetto e della sua realizzazione”, ma la
discussione ancora non c’è stata.

“Il progetto
non consente la vista del mare e della spiaggia, non prevede nessuna difesa dalle mareggiate, e non realizza un numero adeguato di parcheggi pubblici per i residenti e i turisti. Questo che è l’unico e vero progetto del Sindaco Gnassi ( a differenza del Teatro Galli e del Cinema Fulgor) si ridurrà molto probabilmente alla realizzazione di un solo tratto di lungomare, pregiudicando la sua intera riqualificazione, il futuro turistico della città, scaricando il problema
ancora una volta sulle Amministrazioni successive”.