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Politica Rimini

Moschea a Borgo Marina, Renzi interroga. Su trasferimento c'era dialogo ma interrotto

In foto: repertorio
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di Maurizio Ceccarini   
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ven 15 set 2017 11:39 ~ ultimo agg. 15:05
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Negli anni scorsi l’Amministrazione Comunale di Rimini aveva avviato un dialogo con la comunità islamica, in particolare con il centro culturale Al Tawhid, per individuare un sito dove la comunità, a proprie spese, potesse realizzare un luogo di culto più adeguato rispetto alla moschea di Borgo Marina. Ma, ha spiegato l‘assessore Sadegholvaad in risposta a un’interrogazione di Gioenzo Renzi, il dialogo si è interrotto: l’amministrazione chiedeva come garanzia “l’impegno a non aprire altri centri culturali islamici o luoghi di culto qualora avessimo avviato questo percorso. I referenti di ssero che per quanto riguarda loro l’impegno lo potevano prenderlo, ma non potevano garantire che qualcun altro non aprisse un centro culturale magari mettendosi d’accordo con proprietari privati di immobili”.

Il tema attuale, al centro dell’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia, è il trasferimento (“non il raddoppio”, ha ribadito Sadegholvaad) della moschea di Borgo Marina in via San Nicolò, in uno spazio più ampio vicino al precedente.

Renzi ha parlato anche di standard, ovvero parcheggi e altri requisiti che andrebbero richiesti per uno stabile che, da officina, è diventato luogo di culto frequentato da centinaia di persone. “Sugli standard si sta ragionando con l’assessorato competente”, ha risposto Sadegholvaad. Si sta valutando, in particolare, un’integrazione al Rue. La Polizia Municipale ha effettuato un sopralluogo una settimana fa e sta redigendo l’esito delle verifiche. Renzi, che da anni si batte per il trasferimento della moschea fuori da Borgo Marina, si è dichiarato insoddisfatto trasformando l’interrogazione in mozione.

Renzi chiedeva anche quanti suono i luoghi di culto islamici a Rimini. All’Amministrazione risultano tre centri culturali: Borgo Marina, via Popilia alle Celle e via Italia. “Ma non c’è obbligo di dare comunicazione all’Amministrazione – ha specificato Sadegholvaad – se non intervengono cambi di destinazione o interventi edilizi”.