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Eventi Rimini

Dai "due liocorni" a "Il disegno". A San Lorenzo in C. reunion di cinque cantautori locali

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di Redazione   
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mar 12 set 2017 17:03 ~ ultimo agg. 17:03
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Torneranno a suonare dopo molti anni insieme le chitarre di cinque cantautori riminesi. Mercoledì 13 settembre alle ore 21 a San Lorenzo in Correggiano, nell’ambito della festa parrocchiale saliranno sul palco Vanni Casadei, Angelo Casali, Daniele Donati, Roberto Grotti e Stefano Pianori per lo spettacolo “Canzoni, storie, incontri”. L’ingresso è libero.

Un gruppo di cantautori riminesi che alla fine degli anni ’60 fece la sua rivoluzione, con la chitarra in mano. E componendo canzoni che a distanza di oltre quarant’anni fanno ancora parte di un repertorio di un popolo. Molte di esse sono persino diventate un accompagnamento classico della liturgia.

Alcuni evergreen portano la loro firma: Il disegno, ad esempio, oppure “I due liocorni”. E ancora “Il pane”, accompagnata da “E si cantava” e “Beato l’uomo”.

L’interpretazione musicale del Salmo 1 è opera di Vanni Casadei. “È la mia canzone più conosciuta” ammette l’insegnante in pensione, ora 70enne. Era l’estate/autunno 1969. “È piaciuta e si è diffusa grazie a quanti l’hanno apprezzata”. Una spinta è arrivata pure da Marina Valmaggi che l’ha inserita in suo disco. E quel Salmo 1 è finito per essere cantato ad alta voce anche in piazza San Pietro. “Ormai è patrimonio comune. Qualcuno ha detto che l’arte è sempre una preghiera improvvisata. Il mio è artigianato – prosegue Vanni – ma diverse canzoni si alzano come preghiere: canto cose più grandi di me”.

Vanni ha proseguito a scrivere canzoni. L’ultimo show è stato a Cesena in occasione dei 65 anni di Stefano Pianori, un altro del quintetto. A metà degli anni Sessanta, Pianori è un giovane studente con la chitarra sempre a portata di mano.

E mette in musica la sua fede cristiana.

Nascono così brani quali “Dal profondo del tempo”, “Il pane”, “In comunione”, “Prendete e mangiate”, ecc. Dal 1970 partecipa a compilations discografiche, diffondendo così in tutt’Italia le sue composizioni, che vengono tuttora eseguite anche nella liturgia.

Una storia simile a quella del cantautore “di provincia” Angelo Casali. Nato nel 1954 a Riccione ma riminese da una vita, sposato e con tre figlie, compone canzoni da più di 25 anni ed ha lavorato, a partire dagli anni Settanta, nel campo della musica popolare (con il noto gruppo Zafra) e del teatro cabaret, (con i gruppi Arfaz e Canicola) sempre affiancando a questi filoni l’esigenza di una produzione musicale autonoma ed originale. La sua produzione musicale non è classificabile in un unico genere: spazia dalla ballata popolare al samba-bossanova, da brani satirici ad altri in cui emergono le domande ultime sul senso della vita e delle cose, dalle favole per bambini a storie crude di vita.

Roberto Grotti è il papà de “I due liocorni” e di tanti altri bellissimi testi. Basterebbe questo brano per definirlo. Composto nel 1976, venne cantata sui posti devastati dal terremoto in Friuli, allo Zecchino d’oro e persino Fiorello la utilizzava.

Avete mai cantato C’era una volta un re? Bene, l’autore è Daniele Donati.Lo stesso che ha composto “L’inno alla carità” dedicandolo a “mio padre e a mia madre che mi hanno insegnato la carità in azione”. Canzoni, ma anche scritti, idee e immagini, Donati è un poliedrico che negli anni si è fatto accompagnare ed emozionare da tante ispirazioni cercando di tradurle in modo intonato. “Interesserà i miei amici? Forse. Sarebbe una grande ricompensa per una piccola fatica”.