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A bando la gestione del mercato ittico. Giro d’affari di 11 milioni all’anno

repertorio

Andrà a bando la gestione del mercato ittico all’ingrosso di Rimini, in attesa della riqualificazione dell’area portuale. La scelta è nell’atto di indirizzo approvato questa mattina dalla V Commissione consiliare. Obiettivo quello di mantenere il servizio pubblico, per continuare a garantire agli operatori del settore la commercializzazione dei prodotti ittici a prezzi controllati. Ogni anno sui banchi vengono vendute duemila tonnellate di pesce, il 72% della marineria locale, per un valore di circa 11 milioni di euro. Con l’atto si dà mandato alla Giunta comunale e al dirigente del settore attività economiche di attivarsi per individuare un soggetto al quale dare in concessione il servizio di mercato ittico, attualmente gestito dalla Cooperativa lavoratori del mare e in scadenza il prossimo 30 settembre.

L’affidamento della gestione avverrà attraverso un procedimento ad evidenza pubblica e durerà il tempo necessario alla realizzazione del progetto di riqualificazione del sistema portuale riminese, che interessa pesca, cantieristica, servizi o comunque per un periodo di tre anni, eventualmente rinnovabile, affinché venga assicurata una continuità di esercizio.

 

L’attività del mercato ittico

L’attività principale del mercato ittico consiste nel commercio all’ingrosso di prodotti freschi provenienti dai pescherecci locali (prima vendita); l’attività secondaria è rappresentata dalla vendita di prodotti di varia tipologia, confezionati da grossisti e venduti a trattativa diretta fuori dall’asta (seconda vendita).

Il prodotto ittico che rientra nella prima vendita si suddivide in pescato sbarcato dai pescherecci direttamente nel porto di Rimini (72%) e pescato sbarcato da pescherecci provenienti da altre marine (6,5%); il prodotto di seconda vendita (seconda commercializzazione e importazione) rappresenta il restante 21,5%.

I pescherecci che si alternano ogni giorno alla vendita sono circa una trentina su un totale di circa ottanta unità, mentre i grossisti che operano nel Mercato con la seconda vendita sono una decina. Il prodotto commercializzato è in media di circa 2.000 tonnellate annue, per un valore di vendite di circa 11 milioni di euro.