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Urinano su stazione mobile polizia. Sap: fendente al cuore; Tosi: atto inqualificabile

il poto mobile di Polizia

Un episodio da condannare con forza. Da più parti si alzano voci comprensibilmente indignate contro il gesto compiuto nella notte tra martedì e mercoledì a Riccione e riportato da Gianluca Daluiso sulla sua pagina Facebook e oggi sul Corriere Romagna.

I fatti. Alcuni giovani si sono arrampicati sulla stazione mobile della polizia in piazzale Roma, hanno urinato sulla scritta e poi l’hanno presa a calci.

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Una ferma condanna arriva dal Sindacato Autonomo di Polizia, Sap, che ricorda l’impegno e i sacrifici profusi ogni giorno dagli agenti e parla di una “mancanza di rispetto” che è “un fendente al cuore” che merita di essere fortemente stigmatizzata da tutte le istituzioni.

Un atto vile contro le nostre istituzioni” commenta Giuseppina Morolli della Uil. “Un gesto ignobile” per il Silp Cgil.

Il sindaco di Riccione, Renata Tosi, parla di un “atto di inqualificabile vandalismo e di una gravità inaudita compiuto da chi non ha alcun rispetto nei confronti di chi quotidianamente si impegna con passione e sacrificio per garantire legalità, convivenza civile e senso di una Comunità“. “Un gesto vigliacco – prosegue – che conferma un profondo limite culturale e morale di queste persone e che deve farci riflettere, tutti, indistintamente“.

Non solo un atto irrispettoso vero lo Stato – lo bolla l’onorevole Sergio Pizzolantema il simbolo di una degenerazione umana. Uno sfregio all’essere uomini.

Una ferma condanna al gesto arriva anche dall’assessore regionale Emma Petitti.

Solidarietà alla polizia dal sindaco di Cattolica Mariano Gennari che si sofferma anche sulla necessità di diffondere maggiormente senso civico e rispetto delle istituzioni tra i giovani che “scriveranno il nostro futuro”.


I commenti

Sap – Sindacato Autonomo Polizia

Giovani urinano sulla scritta Polizia posta sull ufficio in p.le Roma a Riccione, la prendono a calci. Condanniamo fermamente questi gesti denigratori nei confronti della nostra amministrazione. Negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento del terrorismo, la polizia riminese ha saputo essere fucina e capo fila di una serie infinita di iniziative per gestire al meglio le innumerevoli problematiche relative a questo momento storico. Un lavoro difficoltoso, dall’ideazione delle nuove modalità volute dai vertici
alla messa in opera degli operatori, pieno di sacrifici sia fisici che affettivi, rinunce giornaliere per il bene comune. Un fendente al cuore, questa mancanza di rispetto, la volontà di sottomettere e utilizzate come urinatoio il simbolo della sicurezza e di conseguenza i suoi operatori. Serve una condanna ferma da parte di tutte le istituzioni a questo gesto e una vicinanza fattiva a tutti i poliziotti anche da parte dei cittadini che ogni giorno difendiamo con grande onore.

Il sindaco di Riccione Renata Tosi

“Un atto di inqualificabile vandalismo e di una gravità inaudita compiuto da chi non ha alcun rispetto nei confronti di chi quotidianamente si impegna con passione e sacrificio per garantire legalità, convivenza civile e senso di una Comunità”. “ Un gesto vigliacco – prosegue il Sindaco Tosi – che viola in maniera brutale ogni sentimento di umanità e di socializzazione confermando un profondo limite culturale e morale di queste persone e che deve farci riflettere, tutti, indistintamente. Mi viene alla mente quando a maggio di quest’anno l’Associazione Quarto Savona Quindici, in collaborazione con la Polizia di Stato, organizzò presso gli istituti scolastico “Savioli” e “Volta”, in occasione del 25esimo anniversario della strage di Capaci, un incontro con gli studenti delle scuole medie secondarie per riflettere, anche attraverso l’esposizione dell’automobile nella quale persero la vita il poliziotto e capo scorta Antonio Montinaro, assieme agli agenti Schifani e Dicillo, su fatti che hanno segnato in modo indelebile la storia del nostro paese. Scuola, ambiente e famiglie sono i pilastri fondamentali del buon vivere ai quali un’amministrazione deve essere vicina e presente. Dopo una stagione estiva ancora in corso e che ha visto una straordinaria presenza da parte della Polizia di Stato, impegnata assieme a tutte le Forze dell’Ordine, a presidiare la città e la stessa area di piazzale Roma con importanti risultati sul fronte sicurezza e della percezione di vicinanza ai cittadini e ai turisti, esprimo a nome dell’Amministrazione Comunale il massimo rispetto per il lavoro svolto dai nostri agenti e la ferma condanna di questo misero gesto”.

On. Sergio Pizzolante 

Dei ragazzi che salgono su una stazione mobile della Polizia a Riccione per sfregiarla urinando, non compiono, come è stato scritto, solo uno sfregio allo Stato. Non è solo un’atto irrispettoso verso lo Stato. È un atto che simboleggia molto di più. È il simbolo di una degenerazione umana.  È uno sfregio all’essere uomo. Uomini. Negli anni ’60 e ’70, gesti simili erano figli di ideologie malate. Atti di ribellione verso l’ordine costituito. Una stupidaggine colossale. Pasolini spiego’ bene la dinamica dei figli di papa’, dell’ordine costituito, appunto, che sfregiavano uomini con una divisa addosso, che guadagnavano quanto un’operaio, per rischiare la vita, ogni giorno, per difendere quella degli altri. Anche quella dei figli di papà. No questi gesti non hanno nemmeno la “giustificazione” dell’ideologia. Sono figli del nulla, compiuti da uomini nulli. Da nullità umane. Non sono solo gesti contro lo Stato. Lo Stato è una architettura che l’uomo si è dato per vivere insieme ai suoi simili. Questi ragazzi sono simili a che cosa?Sfregiare chi garantisce la sicurezza del tuo vivere libero, oltre che del tuo divertimento e della tua vacanza, ancora una volta, anche in questa estate così complessa, non ti rende simile all’essere umano.

Viva gli uomini della Polizia di Stato.

Giuseppina Morolli, Uil

FERMA CONDANNA SENZA SE E SENZA MA a coloro che stanotte hanno fatto un atto deplorevole contro la stazione mobile della Polizia di Stato.
Un atto vile contro le nostre istituzioni, contro il senso dello Stato, contro coloro che quotidianamente combattono a volte anche con la propria vita per difendere i cittadini, per difendere il nostro Stato, per difenderci dai soprusi di alcuni delinquenti, lo fanno per uno stipendio quasi irrisorio. Avere il senso dello Stato significa avere ben presente che esistono valori,interessi,idee che sono quelli dell’insieme della società civile.
Le forze dell’ordine sono una colonna portante del nostro Stato, occorre far capire ai giovani, a questi giovani, che per fortuna non sono tanti, basti guardare l’ultimo concorso fatto dalla polizia di Stato, per capire quanto i giovani siano interessati al rispetto della legge( a Roma lunedì passato erano in migliaia) , ma per colpa di pochi la società viene danneggia enormemente.
Io sono dell’idea che questi giovani dovrebbero fare qualche esperienza in qualche centro per disabili anche non lontano da Riccione oppure nell’ ospedale reparto di oncologia, dove ci sono giovani che darebbero chissà che cosa per poter continuare a vivere, così capirebbero che la vita, le persone, i cittadini, la società tutta è una cosa molto importante .
Secondo me lezioni di vita sarebbero importanti per fargli capire il senso del rispetto.
Tutti vanno rispettati nella nostra società, ma principalmente chi ogni giorno rischia la propria vita per gli altri.
Occorre sviluppare nei giovani attraverso la cultura una sana coscienza civica per prepararli alla vita sociale, coltivando sentimenti di solidarietà, la solidarietà si rafforza solo innestando nei giovani una coscienza di rispetto a partire dalla famiglia, dalla scuola e dalla società stessa.

Silp Cgil

Questa organizzazione sindacale ringrazia pubblicamente il Sindaco Tosi e l’onorevole Pizzolante per le ferme parole di condanna nei confronti di chi, con un gesto ignobile, ha manifestato il proprio disprezzo per le donne e gli uomini in divisa. Ci riferiamo all’episodio di Piazzale Roma a Riccione, in cui alcuni ragazzi hanno orinato sull’insegna del Posto di Polizia.
Questo episodio però è occasione per rimarcare il duro e splendido servizio che anche quest’anno i Poliziotti della nostra provincia hanno reso alla popolazione. Popolazione che in molteplici occasioni ha dimostrato vicinanza alla Polizia di Stato e apprezzamento verso il difficile lavoro degli agenti. Come Silp Cgil siamo orgogliosi di rappresentare chi quotidianamente si prodiga per la sicurezza del territorio.

Mariano Gennari, sindaco di Cattolica

«Fare il Sindaco è una grande responsabilità, dove la tua comunità diventa la tua famiglia e tu da buon padre dai il massimo per loro.
Questo ruolo permette un punto di vista che mi ha concesso di costruire una diversa sensibilità riguardo “il senso dello Stato” e quando oggi ho letto dei fatti successi a Riccione, dei ragazzi che hanno urinato e preso a calci l’insegna della Polizia, sono rimasto veramente male, mi sono ripromesso che in futuro avrei moltiplicato le forze mie e della mia amministrazione per diffondere maggiormente quel senso civico e rispetto che devono essere alla base di ogni comunità, piccola o grande che sia, perché in futuro saranno anche questi giovani a scrivere la nostra storia e quando hanno cercato di disonorare quel simbolo hanno cercato di disonorare qualcosa anche mio/nostro, un simbolo che è anche storia, la mia/nostra storia.
Con questa mia riflessione volevo esprimere vicinanza alle donne e uomini della Polizia di Stato e a tutte le forze dell’ordine, uomini coraggiosi che giornalmente rendono onore alla mia/nostra storia »

Emma Petitti, assessore regionale Pari Opportunità e Bilancio

Un gesto ignobile, che offende le istituzioni e lo Stato. Da parte mia va una ferma condanna a questa azione gravemente offensiva verso gli uomini e le donne della polizia di Stato- afferma- che quotidianamente servono il nostro Paese.

Andrea Gnassi, presidente provincia e sindaco di Rimini

“Vandalizzare l’insegna di un posto di Polizia non può e non deve passare come una semplice bravata da parte di qualche imbecille in una notte d’estate. Si tratta infatti di un gesto che, insieme alle donne e agli uomini della Polizia di Stato, offende le Istituzioni e la dignità della nostra comunità civile. Anche simbolicamente, il posto di Polizia oggetto del gesto di inciviltà, rappresenta l’impegno delle Forze dell’Ordine nella tutela della sicurezza dei cittadini e dei turisti in un periodo per noi così delicato come quello della stagione estiva. Colpire e offendere i simboli istituzionali, il luogo di lavoro, non significa altro che offendere tutti noi, la comunità per la quale e insieme alla quale lavorano e collaborano quotidianamente le persone della Polizia di Stato. A loro va tutta la mia personale vicinanza e solidarietà istituzionale, oltre che un rinnovato ringraziamento per la loro attività che, in una estate così tragicamente segnata da episodi internazionali di terrorismo e violenza, ha confermato la provincia di Rimini come territorio sicuro ed ospitale.”