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Tiberio. Dopo l’esposto, la risposta del comune: mura non di interesse archeologico

Interventi area Tiberio, l'Amministrazione risponde

un sopralluogo della Sovrintendenza

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Dopo la notizia dell’esposto col quale l’associazione Italia Nostra chiede alla Procura il sequestro preventivo del cantiere per i lavori nell’area del Ponte di Tiberio (vedi notizia), l‘amministrazione comunale affida ad un ampia e articolata nota la propria risposta. Dopo aver ripercorso gli obiettivi del progetto denominato “Tiberio – comparto 4 – Canale” (vale a dire la valorizzazione del contesto offrendo anche nuovi punti d’osservazione e nuove prospettive sul ponte), il comune elenca tutte le autorizzazioni, i pareri e i nulla osta acquisiti per l’intervento: da quella della Soprintendenza a quelle della Provincia e del Ministero, da quella di Arpae fino a quelle della protezione civile regionale e dell’ufficio delle dogane.
L’amministrazione poi torna a citare la passerella sospesa che sarà realizzata sulla sponda destra e permetterà una visione del ponte di Tiberio finora impossibile. Una soluzione, spiega, innovativa per Rimini ma non per altre realtà a livello nazionale in contesti monumentali di pregio come Pompei o i Fori Traianei. Il nuovo camminamento pedonale – si legge ancora – consentirà il passaggio in sicurezza di persone e di biciclette a mano, ora scarsamente sicuro vista l’esigua larghezza di via Bastioni. L’amministrazione entra poi sul tema caldo, quello relativo alla “foratura” delle mura sulla sponda destra, precisando che quel tratto “non ricade nell’ambito di un interesse archeologico poiché le strutture sono posteriori all’epoca romana e si trovano fuori terra. L’ambito è dunque quello architettonico-monumentale. I riferimenti a riferimenti “archeologici” non sono attinenti.

Sulle asole praticate nelle mura per l’alloggiamento delle travi di sostegno il comune mette in chiaro che la parte basamentale ai piedi delle banchine e ai lati non viene intaccata, mentre quella superiore (interessata dall’intervento) è settecentesca e in molti tratti ricostruita nel dopoguerra. L’epigrafe incastonata nelle mura nel 1751 a memoria dei lavori di ricostruzione del muro a fine agosto sarà rimossa per essere ricollocata al termine del restauro. L’amministrazione ricorda anche che le asole temporaneamente realizzate nel corso dei lavori del comparto Tiberio 4, saranno risarcite con inserti dei mattoni, rimossi e accatastati secondo le indicazioni della Soprintendenza.

Per quel che riguarda la Via Bastioni Settentrionali, il comune spiega che è stato scarificato il magrone di circa 30 cm presente al di sotto della pavimentazione e al di sopra della soletta in cemento armato, è stato asportato il materiale lapideo della pavimentazione risalente all’intervento del 2004-2009, per essere riposizionato a fine lavori. Lavori che sono settimanalmente controllati con sopralluoghi dai tecnici comunali, delle ditte incaricate e dei Responsabili della Soprintendenza e dai quali è “emersa finora la piena corrispondenza tra le soluzioni tecniche progettuali adottate in fase d’approvazione del progetto e quelle in corso di realizzazione”.


La dettagliata nota diffusa dal comune di Rimini

Il progetto denominato “Tiberio – comparto 4 – Canale”, mira a fare del Ponte di Tiberio centro e scena per le attività culturali della Città, proponendo una riqualificazione dell’invaso del Ponte e del Canale di ponente, una riorganizzazione complessiva di tutta l’area circostante, che si collega, fisicamente e funzionalmente, con la creazione del Laboratorio Aperto individuato all’interno dell’Ala Moderna del Museo Civico.

L’idea progettuale della realizzazione di una passerella galleggiante di collegamento pedonale e con bici a mano delle due banchine; di un percorso pedonale e con bici a mano, per procedere in sicurezza sulla Via Bastioni Settentrionali e di un percorso privo di barriere architettoniche per raggiungere il piano delle banchine e godere dello spettacolo mozzafiato del Ponte di Tiberio visto a pelo d’acqua, si inserisce all’interno di un piano generale di valorizzazione delle risorse storico-culturali e l’implementazione della connessioni delle reti ciclopedonali, in particolare attraverso il circuito ciclabile de “l’Anello Verde”.

L’obiettivo è la valorizzazione del contesto, ampliando non solo le sue possibilità di fruizione a tutti ma anche le stesse possibilità di visione offrendo nuovi punti d’osservazione e nuove prospettive.

L’invaso del ponte di Tiberio è sottoposto a vincoli ambientali e tutele paesaggistico architettoniche, ampiamente trattati nelle relazioni tecnico specialistiche allegate al Progetto preliminare/definitivo approvato e nella Relazione Paesaggistica inviata all’Ufficio competente ai fini del rilascio dell’Autorizzazione Paesaggistica.

Le autorizzazioni, pareri, nulla osta acquisiti sono i seguenti:

Autorizzazioni Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio:

– Parere favorevole prot. 5436 26/05/2016 ai sensi art 21 D. Lgs 42/2004 e ai sensi del combinato disposto art. 10 c.1 e art. 12 c.1 del L.gs 42/2004;

– Autorizzazione finale prot. 4992 del 18/11/2016 ai sensi art 21 dlgs 42/2004 e ai sensi del combinato disposto art. 10 c.1 e art. 12 c.1 del L.gs 42/2004 e parere finale favorevole in merito al procedimento di verifica preventiva dell’interesse archeologico ai sensi dell’art. 25 D.Lgs. 50/2016;

– Autorizzazione Paesaggistica ex art 146 comma 9 del D. Lgs. 42/2004 prot 36525 del 17/02/2017.

Provincia di Rimini:

– Concessione permanente al Comune di Rimini di area provinciale per la realizzazione del progetto Tiberio comparto 4 – procedimento n 138 del 27/02/2017.

Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti- Capitaneria di Porto di Rimini

– Parere favorevole al progetto Tiberio Comparto 4. prot.104679 del 19/05/2016.

ARPAE SAC Struttura Autorizzazioni e Concessioni di Rimini:

– Nota di trasmissione Prot. 150728 del 20/06/2017 della Det. Dirig. N. 3071 del 16/06/2017 per Rilascio variante alle concessioni 5915/2003 e 11002/2005 della regione Emilia Romagna per l’occupazione di un’area del demanio idrico nel tratto storico del fiume Marecchia compreso fra il ponte ferroviario e il bacino del Ponte di Tiberio e di un’area del demanio idrico nel tratto dell’alveo storico del fiume Marecchia ubicata a monte e a valle del ponte di Tiberio nel Comune di Rimini.

Regione Emilia Romagna – Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile:

– Parere favorevole sul progetto preliminare/definitivo denominato Progetto Tiberio Comparto 4 Canale

– Nullaosta idraulico per variante non Sostanziale alle concessioni 5915/2003 e 11002/2005- prot 239521 del 11/11/2016

– Trasmissione prot. 86206 del 12/04/2017 di Determina Dirigenziale 1080 del 10/04/2017 per il rilascio dell’Autorizzazione idraulica alla realizzazione dell’attraversamento galleggiante a valle del Ponte di Tiberio in alveo del Fiume Marecchia.

Regione Emilia Romagna – Servizio geologico, sismico e dei suoli – Direzione generale Cura del territorio e dell’Ambiente

– Comunicazione prot. 124765 del 25/0572017 di adozione Det. Dirig. N. 7135 del 12/05/2017 con rilascio di Autorizzazione Sismica ai sensi dell’art. 12 comma 6 della L.R. n.19/ 2008 ad eseguire i lavori di realizzazione di nuovi manufatti con struttura in acciaio nell’ambito del progetto Tiberio – Comparto 4 Canale – 1° Stralcio in Via Bastioni/Canale Ponte Tiberio, in Comune di Rimini, Pratica sismica n. 1734/16 rif. N. R542

Ufficio delle Dogane di Rimini:

– Autorizzazione Doganale ai sensi del D.Lgs. 374/90 art. 19

La passerella sospesa in sponda destra verrà ancorata mediante travi principali alla soletta in c.a. della Via Bastioni. Un camminamento che permetterà una visione del ponte di Tiberio fino a oggi praticamente impossibile considerato che il passaggio in sponda sinistra del fiume, lungo le mura, è reso inaccessibile dalla presenza di aree cortilizie di proprietà private mentre quella a destra, a causa delle limitatissime dimensioni del primo tratto di via Bastioni settentrionali – quello che dal corso d’Augusto arriva a via Cavalieri –, è praticamente inaccessibile per il pericolo a cui è sottoposto il transito dei pedoni.

Questa soluzione, innovativa per Rimini ma non per altre realtà a livello nazionale in contesti monumentali di pregio (Pompei, Fori Traianei, Mura Monteriggioni solo per citare alcuni esempi illustri), che hanno coniugato in maniera armonica – mediante la realizzazione di interventi di elevata qualità con passerelle e balconi in quota- , le eccellenze storico ed artistiche italiane con la piena fruibilità degli spazi, potrà dare oltre che una maggior valorizzazione al bene e al paesaggio grazie alla esaltazione di nuove visuali e prospettive, una maggior fruibilità grazie ad un’accessibilità per tutti i cittadini, comprese le utenze più deboli, non più limitata dall’impraticabilità di via Bastioni Settentrionali o di visibilità dovuta al muretto attualmente esistente. Maggiore fruibilità e maggior accessibilità proprio come indicato nelle linee del Mibact per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi d’interesse culturale, poiché la valorizzazione dei beni passa principalmente attraverso la loro fruibilità. Una visione ora difficoltosa, se non praticamente impossibile e che proprio grazie a questa struttura, estremamente leggera, diverrà possibile. Il progetto è stato apprezzato anche per questo dalla Commissione Qualità e Paesaggio, organo che rappresenta tutti gli ordini professionali come da parere positivo espresso.

Il nuovo camminamento pedonale in corso di realizzazione in sponda destra consentirà dunque il passaggio in sicurezza di persone e di biciclette a mano, ora scarsamente sicuro vista l’esigua larghezza di via Bastioni.

Si precisa che il tratto di mura interessato dalle opere di “foratura” in sponda destra non ricade nell’ambito di un interesse archeologico poiché le strutture sono posteriori all’epoca romana e si trovano fuori terra. L’ambito è dunque quello architettonico-monumentale. I riferimenti a riferimenti “archeologici” non sono attinenti.

Per ciò che riguarda la realizzazione di asole nelle mura (necessarie per l’alloggiamento delle travi di sostegno che ancorate alla soletta sosterranno il camminamento), si precisa che, nel tratto di interesse, che va dal fianco del ponte di Augusto Tiberio alla via Cavalieri, siamo alla presenza di un palinsesto murario dalla stratigrafia complessa in quanto la parte basamentale posta ai piedi delle banchine e ai lati non viene intaccata in nessun modo dal presente intervento, mentre quella superiore, dalla cordolatura in laterizio fino alle copertine lapidee di coronamento è settecentesca e in molti tratti ricostruita nel dopoguerra.

L’intervento attuale interessa la parte superiore delle mura riconoscibili a vista per la presenza di un cordolino, quelle che furono rifatte nell’anno 1750, come – riporta il Tonini nella sua Storia di Rimini -, “riparo provvisionale al Muro della Città caduto nella Marecchia l’anno 1746 presso la Salara e la Porta San Giuliano…”, intervento ricordato nell’epigrafe incastonata nelle mura nel 1751 a memoria dei lavori di ricostruzione del muro a seguito di quel crollo, che a fine del mese di agosto verrà rimossa da Ditta specializzata e appositamente autorizzata, per essere ricollocata sulle mura al termine del restauro, come da indicazioni della Soprintendenza, così da essere visibile al pubblico dalla passerella.

Tutto il paramento murario, è stato inoltre interessato da lavori di consolidamento realizzati nel 1982 ponendo in opera una doppia batteria di micropali verticali che vanno dal piede delle mura del canale sino alla loro sommità. Allora essi furono legati alla base mediante piastre e plinti in c.a. posti in opera realizzando asole da circa 50×50 cm ogni metro alla base delle mura originali, quelle sì malatestiane, come si evince da numerose immagini d’archivio.

Lo stesso tratto di mura è stato oggetto di un importante intervento di consolidamento strutturale dei Bastioni realizzato negli anni 2008-2009, intervento operato in strada con la finalità di sgravare le mura antiche dalle spinte dovute al carico stradale e migliorare le caratteristiche dei paramenti murati. Con quest’opera venne totalmente rifatto il manto stradale, abbassato di quota e completamente indagata archeologicamente la parte di Via Bastioni Settentrionali interessata dai lavori. Inoltre le stesse mura vennero ricostruite con la tecnica del “cuci-scuci” poiché prive di paramento.

Le asole temporaneamente realizzate nel corso dei lavori del comparto Tiberio 4, verranno risarcite con inserti di mattoni rimossi e debitamente accatastati, posti in opera da personale qualificato in restauro e conservazione, mediante tecnica del cuci/scuci e l’utilizzazione di malte a base di calce simile a quelle originali e stessi cromatismi, secondo le indicazioni e prescrizioni della Soprintendenza.

Per ciò che riguarda la Via Bastioni Settentrionali, è stato scarificato il magrone di circa 30 cm presente al di sotto della pavimentazione e al di sopra della soletta in cemento armato, è stato asportato il materiale lapideo della pavimentazione di Via Bastioni, risalente all’intervento di consolidamento della Via Bastioni Settentrionali del 2004-2009, per essere stoccato e riposizionato a fine lavori.

Dall’inizio dei lavori, con cadenza settimanale, vengono espletati in cantiere sopralluoghi programmati sullo stato di avanzamento dei lavori, ai quali partecipano i tecnici comunali, le Ditte incaricate e i Responsabili della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì – Cesena e Rimini.

Sopralluoghi nei quali è emersa finora la piena corrispondenza tra le soluzioni tecniche progettuali adottate in fase d’approvazione del progetto e quelle in corso di realizzazione, esattamente coerenti con le indicazioni contenute nelle autorizzazioni rilasciate dalla stessa Soprintendenza, ma anche degli altri Enti che, a titolo diverso e per le rispettive competenza, hanno avuto un ruolo partecipativo nell’intervento in corso.