Spese Tribunale. Al comune un rimborso di 1,2 milioni, ma in rate trentennali

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Oltre 42mila euro all’anno fino al 2046, per un totale di un milione 262mila euro. Questa la cifra, suddivisa in rate trentennali, che spetterebbe al comune di Rimini a titolo di rimborso da parte dello Stato per le spese di funzionamento (luce, acqua, gas e quant’altro) degli uffici giudiziari, come il Tribunale, tra 2011 e 2014 (la cifra è riportata dall’allegato D del decreto del presidente del consiglio del marzo scorso). In totale sono 800 i comuni in Italia che hanno diritto al rimborso. Negli anni scorsi l’amministrazione, per voce del sindaco Gnassi, aveva lamentato proprio il mancato arrivo delle risorse da parte del Governo ricordando che per Rimini si tratta di una spesa che si aggira su 1,2 milioni all’anno. In una lettera datata aprile 2014 il primo cittadino diffidava il Ministero a rimborsare le somme non escludendo altre iniziative legali. Una minaccia arrivata anche da altri Municipi tanto che, nel decreto con il quale il Governo ora dà il via libera ai rimborsi, si precisa che l’erogazione avverrà solo previa rinuncia a qualsiasi tipo di azione nei confronti del ministero. I comuni avranno tempo fino a fine settembre per inviare tutta la documentazione necessaria. Secondo alcune stime effettuate dall’Anci, riporta il Sole 24 Ore, però i rimborsi arriverebbero a coprire solo il 67% delle spese sostenute tra 2011 e 2014. Numeri alla mano, per il comune di Rimini si tratterebbe di percentuali più basse, e non di poco. Fino agli anni precedenti la copertura andava dall’85 al 100%.

La proposta del Ministero è arrivata al Comune di Rimini, fa sapere l’amministrazione, lo scorso venerdì ed è ora al vaglio degli uffici comunali. Entro metà settembre il comune deciderà il da farsi. 

Va ricordato che il rimborso è dovuto visto che gli uffici giudiziari, come il Tribunale di Rimini, sono edifici ad uso di enti sovraordinati. Dal 2015 la gestione è passata direttamente al Ministero di Giustizia.