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Attualità Provincia

Il mare non è Aquafan. L'accorato appello dei Marinai di Salvataggio

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 21 ago 2017 22:38 ~ ultimo agg. 22 ago 19:27
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Come purtroppo spesso accade, nonostante i continui appelli insistentemente messi in atto dagli assistenti bagnanti, gli avventori della spiaggia non hanno saputo resistere alla tentazione di mettere a rischio la propria vita insieme a quella di coloro che con assidua dedizione, passione e sacrificio spetta​ ​il​ ​compito di​ tutelarne la sicurezza.

La sistematica sottovalutazione dei pericoli del nostro mare, che quando agitato genera un moto ondoso che provoca forti correnti di risacca in uscita (in dialetto ‘gardoni’), purtroppo si somma inevitabilmente alla negligenza dei bagnanti che incoscientemente si avventurano nel mare.

 

Con rammarico constatiamo sempre più spesso che sia la bandiera rossa che i fischi di avvertimento dei Salvataggi vengono sistematicamente ignorati mentre le onde del mare vengono affrontate con incredibile leggerezza e senz’alcuna coscienza del reale pericolo che rappresentano.

 

Prima di entrare in acqua, specialmente durante le giornate di maretta, si consiglia sempre di valutare attentamente le proprie capacità natatorie e chiedere preventivamente informazioni e suggerimenti al marinaio di salvataggio.

 

Inoltre, da sempre più parti lungo la costa, i colleghi continuano a denunciare la costante presenza di bambini soli in mare, con genitori e responsabili spesso colpevoli di non provvedere alla loro necessaria sorveglianza.

 

Il mare raramente perdona le incaute leggerezze di chi lo affronta “a cuor leggero”:

il doveroso rispetto che gli si deve tributare e l’attenzione alle indicazioni fornite dai salvataggi sono la base per evitare tragici incidenti.

 

Occorre rammentare che le onde non sono un’occasione di divertimento bensì un inequivocabile pericolo.

La professione del Salvataggio implica responsabilità, disciplina, Preparazione oltreché un costante aggiornamento delle tecniche di intervento, recupero e rianimazione.

Questi uomini dotati di un carattere eccezionale, i marinai di salvataggio, sono spesso chiamati ad affrontare il mare in condizioni pericolose, intervenendo tra onde minacciose fino al punto di dover mettere a repentaglio la propria incolumità.

A tal proposito, ​l’Associazione intende nuovamente esprimere con grande dolore il nostro cordoglio per la morte del collega ​​​​Pierluigi “Bigio” Ricci, avvenuta Lunedì 7 Agosto durante un soccorso sul litorale di Fano.

Una delegazione di ​colleghi ​ha partecipato alla funzione funebre per ​testimoniare la nostra vicinanza e ​tributare l’​​Onore ed il Rispetto giustamente ​dovuti a chiunque metta a rischio la propria vita​ ​per salvare quella di un altro essere umano.

Una tragedia che ribadisce la necessità di riflessione civile con le amministrazioni ed il legislatore sulle condizioni in cui ci troviamo quotidianamente ad operare, dato che è innegabile che esiste attualmente una pericolosa sproporzione tra i compiti e le responsabilità del servizio svolto dai salvataggi e la limitata autorità di cui gli stessi godono per far rispettare le indicazioni sulla sicurezza dei bagnanti.