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Attualità Provincia

Dopo violenza in stazione il SAP rilancia emergenza personale

In foto: repertorio
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di Redazione   
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sab 12 ago 2017 15:36 ~ ultimo agg. 15:55
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Il SAP di Rimini, Sindacato Autonomo di Polizia, dopo l’arresto per la violenza sessuale alla stazione di Cattolica punta il dito “sull’ennesimo frutto della politica del Ministero che rinunciando agli aggregati estivi come rinforzo al personale della Sezione Polizia Ferroviaria di Rimini mette in risalto la mancanza numerica di operatori necessari per controllare gli scali ferroviari da Cesenatico a Cattolica e Savignano sul Rubicone per una linea ferroviaria estesa per 60 km.
Il personale della Sezione nella stagione estiva riesce a malapena a coprire gli scali di Rimini e Riccione e a presenziare con servizi di scorta mirata i treni critici segnalati dalle ferrovie.
Negli anni passati, con le aggregazioni di personale per la stagione estiva, si riusciva a dare presidi fissi a Rimini e Riccione ed stendere i servizi anche a Cattolica e Cesenatico.
Il numero sempre più esiguo degli operatori non permette più nulla se non il disbrigo minimo del carico di lavoro della stazione di Rimini che durante i mesi estivi si aggrava.
Ci auguriamo un cambio della politica della sicurezza, legato al momento storico nel quale stazioni e treni sono sempre obbiettivo di terroristi e comunque terreni sensibili per sbandati e atti di
violenza contro cittadini e operatori delle ferrovie e di Polizia”.
Il SAP invierà in merito una nota dettagliata al ministero dell’interno.
L’ormai cronica situazione della Polizia riminese che non può attendere oltre. Le donne e gli uomini in divisa, si prestano a carichi di lavoro estenuanti per tenere testa alle innumerevoli
necessità e a breve l’operatività della sicurezza potrebbe crollare”.