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Attualità Rimini

Intervento Tiberio, in arrivo un esposto

In foto: i fori sulle mura (Newsrimini)
i fori sulle mura (Newsrimini)
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 20 lug 2017 15:16 ~ ultimo agg. 24 lug 16:35
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E’ vero che la Soprintendenza ha discrezionalità sulle proprie decisioni ma deve anche garantire adeguata conoscenza di quello che sta trattando. E’ la premessa dei promotori di una campagna a difesa del Ponte di Tiberio che porterà nei prossimi giorni a un esposto alla Procura contro l’attuale intervento in corso e autorizzata dalla stessa Soprintendenza (vedi notizia). Il riferimento è il Codice dei Beni Culturali che ravvisa l’illecito in interventi incompatibili con la conservazione e la destinazione del bene”, spiega l’avvocato Giordano Varliero che insieme a Davide Grassi sta elaborando l’esposto per convincere la Magistratura a fermare i lavori. Oltre a citare rischi idrogeologici, non convince la tesi secondo cui l’intervento non prevede demolizioni di mura storiche. E quindi quelle della sponda destra si potrebbero tranquillamente perforare. Mentre quelle lato Bellaria sono state rifatte nell’800, in modo fedele all’originale, quelle lato Riccione, di origine medievale e malatestiana e rifatte nel 1750 come recita una lapide, avrebbero invece un consistente carattere storico. E la Sovrintendenza, oltre a definire a voltre storica e a volte no la natura delle mura di destra, non si sarebbe nemmeno preoccupata di raccogliere documentazioni su studi, ricerche e interventi conservativi. E sulla presenza o meno di interesse archeologico, lamenta Gioenzo Renzi, si è fidata solo della relazione di un’agenzia privata. Tutti concordi che la passerella ha ben poco a che fare con il contesto in cui si inserisce.

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Rufo Spina contesta poi la versione dell’Amministrazione secondo la quale i fori praticati per le asole saranno riempiti col materiale asportato: nei video girati durante l’intervento si vede l’acqua sporca dei detriti caduti. L’europarlamentare Affronte presenterà un’interrogazione per verificare la corrispondenza agli obiettivi del finanznaimento europeo, poi arrivato tramite la Regione. Affronte intende promuovere anche un confronto pubblico per poter parlare dell’intervento.

C’è poi la valenza politica della questione. Si è arrivati all’esposto, spiega Ennio Grassi, uno dei promotori, “perché non ci sono margini di dialogo. C’è un deficiti di democrazia”. Il progetto non è stato discusso in Consiglio Comunale, dove è stato affrontato solo il finanziamento, lamentano in molti: nella seduta di questa sera sarà discussa una mozione urgente presentata da Rufo Spina di Forza Italia. E ricorre la definizione di una città “luna park” che non si preoccupa di rispettare i suoi luoghi culturali. Ad esempio Palazzo Lettimi o Castel Sismondo destinato a ospitare il circo felliniano snaturando la sua natura storica.

Una campagna che sarà accompagnata da una pagina Facebook e da un sito Internet e che, oltre al contributo di studiosi e semplici cittadini, mette insieme una rappresentanza politica eterogenea: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle (oggi c’era anche Raffaella Sensoli, che ha portato la questione in Regione), Verdi/Alleanza Libera Europea con Affronte e Sinistra Italiana presente con Fortunato Stramandioli.