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Politica Rimini

Il consigliere Mauro: l'assessore Rossi Di Schio assenteista cronica

In foto: Gennaro Mauro
Gennaro Mauro
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 21 lug 2017 10:27
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Non avevo dubbi, anche la seduta consiliare del 20 luglio è stata snobbata dall’assessore Eugenia Rossi Di Schio“. E’ l’incipit di una nota a firma del consigliere Gennaro Mauro,  capogruppo Movimento Nazionale per la Sovranità a commento della seduta del consiglio comunale di ieri sera. Il consigliere arriva a chiedere al sindaco di revocare l’incarico all’assessore

Mauro spiega che già all’insediamento della Giunta aveva espresso dubbi sulla figura della Rossi di Schio “in considerazione dei suoi pressanti impegni di docente presso l’Università di Bologna, città in cui risiede. La Rossi Di Schio è un’assenteista cronica, la sua presenza nelle sedute del Consiglio Comunale nel suo primo anno di incarico non superano le dita di una mano, e in tutto solo per qualche decina di minuti. Non l’ho mai sentita intervenire in Consiglio, non conosco la sua voce né tantomeno i progetti che intende portare avanti. Ormai anche il presidente del Consiglio Comunale non riferisce più dei motivi della sua assenza ai lavori. Non sono esaltanti neppure le sue presenze alle riunioni di giunta, tra gli assessori è naturalmente la maggiore assenteista”.

“Gnassi – prosegue Mauro – ha sbagliato a scegliere nella sua squadra una figura non riminese, che vive e lavora a Bologna. Una assenteista che viene “profumatamente” stipendiata  dalla collettività.

Per governare le dinamiche dell’innovazione tecnologica e digitale della macchina burocratica comunale, necessaria per fornire servizi di qualità in tempi brevi ai cittadini che si rapportano con gli uffici comunali, ci vuole ben altro che un assessore part-time. Se il centro storico non è ancora raggiunto dalla fibra ottica, in grado di offrire un collegamento Internet più veloce e stabile, lo si deve anche all’inattività dell’assessore”.

Ritengo – conclude Mauro – che sia ragionevole chiedere al sindaco di revocare l’incarico all’assessore, non è messa in discussione la sua professionalità, ma è palese a tutti che abbiamo bisogno di un assessore che lavori per la città a tempo pieno”.