Indietro
menu
Attualità Politica

Assestamento bilancio, nuovi investimenti per 6mln. Aggiornamenti su Imu chiesta ad Eni

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 18 lug 2017 17:16 ~ ultimo agg. 18:13
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min Visualizzazioni 1.553
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Non solo i due milioni per la manutenzione delle strade (vedi notizia), nella proposta di assestamento di bilancio approvata oggi dalla V Commissione Consiliare del Comune di Rimini si parla in totale di 6 milioni e 340 mila euro da destinare al finanziamento di nuove opere e la realizzazione di alcuni interventi già iscritti a bilancio per cui si attendevano le risorse.

La parte principale delle maggiori entrate deriva dalla vendita delle azioni Hera; “una vendita – ha ricordato l’Assessore al bilancio del Comune di Rimini Gian Luca Brasiniavvenuta al top del loro valore azionario e che ha fruttato circa 10 milioni e mezzo di risorse. Se fosse avvenuta in altri momenti, per le stesse azioni, avremmo introitato qualcosa come a 4 milioni in meno. Una parte importante di queste, 5 milioni, le mettiamo in circolo da subito per importanti opere e la manutenzione stradale”. Le altre risorse derivano dai 590 mila euro derivanti dai maggiori oneri di espropri delle aree Peep, dai 460 mila euro provenienti da sanzioni per abusi edilizi e dalla restituzione delle somme per espropri (290 mila euro).

Dal punto di vista economico la parte più rilevante sarà dedicata, per 2 milioni di euro, proprio alla manutenzione straordinaria delle strade. “E’ uno sforzo consistente – commenta l’assessore Brasini- che andrà ad aggiungersi a quanto già previsto sul bilancio previsionale per una programmazione di manutenzioni straordinarie e messa in sicurezza di strade e vie, soprattutto nelle aree decentrate del territorio comunale, che l’amministrazione comunale considera strategica e dunque prioritaria”. Tra gli altri interventi finanziati, la sostituzione dei rilevatori di presenze dei dipendenti comunali con nuovi sistemi di rilevazione per il contrasto all’assenteismo (così come previsto dal Piano triennale anti corruzione del comune di Rimini 2017-2019), le fermate del Trasporto rapido costiero (TRC), l’acquisto di arredi e attrezzature scolastiche, l’implementazione strumentale della protezione civile, i cimiteri del forese, sottopassi e rete acque meteoriche.

Nel corso dei lavori della Commissione si è anche parlato del contenzioso tra Comune di Rimini e Eni per il pagamento dell’Imu, relativo alle piattaforme per l’estrazione dei gas al largo delle coste di competenza locale. Come noto, nei mesi scorsi, una sentenza della Corte di Cassazione ha modificato i rapporti fra Eni e le amministrazioni locali chiarendo che le piattaforme petrolifere sono soggette al pagamento della tassa, da cui il Comune conta di incassare arretrati per circa € 6.500.000. Poi c’e’ la questione degli imbullonati, che modifica la materia dal 2016 in avanti. Per questo il Comune di Rimini ha già fatto recapitare a Eni Spa gli avvisi di accertamento per l ’omesso versamento di Ici (2011), Iscop (2011) e Imu (2012-2015) relativi «agli impianti di estrazione, trattamento e pompaggio di gas naturale». Si tratta delle piattaforme situate in alto mare, nelle acque del Comune di Rimini.

Su quest’ultimo tema è intervenuto oggi anche l‘europarlamentare Marco Affronte: “Siamo contenti che il Comune abbia chiesto ad ENI gli arretrati per ICI, ISCOP e IMU, come peraltro impone la legge. Sei milioni e mezzo di euro sono una cifra importante per Rimini. Ci assicureremo però che li riscuota davvero, e nei tempi dovuti, come per un qualunque altro contribuente.

Sui due milioni per le strade interviene invece il capogruppo di Forza italia Carlo Rufo Spina: “Ho appreso che alcuni esponenti del Pd gonfiano il petto per i 2 milioni trovati e destinati alla manutenzione delle strade.
Anche Forza Italia è contenta di questa destinazione, tuttavia non c’è niente da festeggiare o essere orgogliosi, dato che questi 2 milioni vengono tutti dal ricavato della vendita delle azioni Hera.  Come dire che questa amministrazione è talmente incapace di gestire i soldi pubblici che non riesce a trovare nel bilancio di previsione appositi fondi per la manutenzione ordinaria delle strade, ma li trova soltanto a seguito di vendite straordinarie di asset pubblici.
Il problema è: quando avremo venduto tutte le nostre azioni di Hera, i soldi per la manutenzione ordinaria delle strade non ci saranno più?
Questo è un gravissimo campanello d’allarme perchè dimostra quello che avevamo già fatto notare in sede di delibera sulla vendita delle azioni di Hera, cioè che il ricavato non sarebbe stato destinato ad investimenti ma a ripianare i buchi ordinari di bilancio, in questo caso le “buche”.
Ci auguriamo che per i prossimi anni di legislatura i fondi per la manutenzione delle strade siano trovati nella parte ordinaria, perchè le azioni di Hera prima o poi finiranno, le strade no”.