Indietro
menu
Cronaca Rimini

La deposizione di Gessica: "Tavares è stato l'amore più grande, non riuscivo a lasciarlo"

In foto: Gessica col suo legale in una udienza (Adriapress)
Gessica col suo legale in una udienza (Adriapress)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mer 28 giu 2017 12:22 ~ ultimo agg. 29 giu 13:24
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto Visualizzazioni 1.844
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

E’ ripartito in Tribunale a Rimini il processo per stalking nei confronti di Edson Tavares, il 29enne di Capo Verde, accusato di aver aggredito e sfregiato con l’acido la ex fidanzata Gessica Notaro. Proprio Gessica oggi è stata chiamata sul banco dei testimoni. A separarla dall’imputato, durante la deposizione, un paravento per garantirle maggiore tranquillità.“Tavares è stato l’amore più grande della mia vita, nonostante i tradimenti e le difficoltà nel rapporto per via degli atteggiamenti di lui. Ma non riuscivo a lasciarlo. Quando ho iniziato a vedere le cose con lucidità ho preso forza e mi sono decisa a lasciarlo“, questo ha detto la giovane, riporta l’Ansa. Gessica e Tavares per un istante hanno incrociato lo sguardo. Lei non portava la benda all’occhio sinistro (quello che ha subito i maggiori danni nell’aggressione e che ha già subito vari interventi) per mostrare i segni dell’aggressione subita a gennaio.

Gessica Notaro – riferisce l’Ansa – ha ricostruito in aula anche gli attimi drammatici della sera del 10 gennaio, quando subì l’aggressione con l’acido. “Ero tornata a casa dopo aver cenato con il mio compagno e me lo sono trovato davanti. Quando ho visto cosa aveva in mano ho capito subito“, ha raccontato. “Non l’ho guardato negli occhi ma l’ho visto in faccia. E solo lui poteva fare una cosa del genere con quella velocità felina. Me lo sentivo che poteva succedere. Quando stavamo insieme avevamo parlato del caso di Lucia Annibali. Tavares mi aveva inoltre messa in guardia da alcune persone sue conoscenti che avrebbero potuto tirarmi una secchiata di acido. Nella mia testa la paura c’era“.

Tavares in un secondo processo dovrà rispondere delle accuse di aggressione. Il 12 luglio i giudici decideranno sulla richiesta di rito abbreviato presentata dai suoi legali.