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Attualità Rimini

Bando trasporto scolastico. Filt Cgil: ancora muro dall'Amministrazione

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 5 giu 2017 17:31 ~ ultimo agg. 17:34
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Questa mattina si è tenuto il presidio sindacale davanti all’assessorato alla scuola del Comune di Rimini in via Ducale per protestare contro le modalità con cui è stato redatto il bando di gara per il trasporto scolastico. Una delegazione ha incontrato l’assessore Mattia Morolli per manifestare le ragioni del dissenso che vede schierate tutte le sigle sindacali confederali e di categoria. Presenti per CGIL e FILT CGIL i Segretari generali Graziano Urbinati e Ornella Giacomini e una delegazione di lavoratori.

I motivi sono sostanzialmente due, spiega una nota della FILT CGIL: la mancanza nel bando di un riferimento al rispetto del Contratto nazionale della categoria, gli autoferrotranvieri, con le prevedibili ripercussioni sul piano organizzativo sia per i lavoratori che per la sicurezza dei bambini, e la mancanza della clausola sociale di salvaguardia per garantire l’assunzione del personale attualmente impegnato nel servizio.

L’Assessore – lamenta la Filt CGIL – “ha fatto muro di gomma raccontando delle “magnifiche sorti e progressive” a cui sarebbe destinato il trasporto scolastico, così come ha sempre fatto ma senza solide argomentazioni, con l’unico obiettivo di deregolamentare tutto ciò che va sotto la denominazione di servizio pubblico. Oggi è il trasporto scolastico, domani l’intero trasporto pubblico. In conclusione: attualmente nel servizio di trasporto scolastico sono impegnati 25/26 lavoratori per un totale ciascuno di 39 ore a settimana e un stipendio che si aggira sui 1.170 euro più gli 80 euro di bonus che oggi ci sono domani chissà. Sono ragazzi che in media hanno una trentina d’anni con progetti di vita che potrebbero essere messi in seria discussione da un momento all’altro perché il vincitore della gara non avrà alcun vincolo contrattuale. La loro preoccupazione è sacrosanta”.

E ora “nel caso dovessero verificarsi le condizioni temute dai lavoratori e dai loro rappresentanti sindacali, e il 7 giugno con l’apertura delle buste lo sapremo, l’Assessore e l’Amministrazione Comunale dovranno rispondere di un “grosso” problema per gli effetti che si produrranno nel territorio oltreché per i lavoratori”.