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Giochiamo "noi", il codice etico nato dai genitori della TRR, ha già avuto numerose adesioni

In foto: Fabbri, Mingucci e Bellavista durante la presentazione di Giochiamo "noi"
Fabbri, Mingucci e Bellavista durante la presentazione di Giochiamo
di Icaro Sport   
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sab 20 mag 2017 14:45 ~ ultimo agg. 14:47
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Cinque regoline semplici ma dal grande valore, per vivere lo sport divertendosi e diventando grandi insieme. I genitori del Team Riviera di Romagna, società di pallanuoto legata alla Polisportiva Riccione, sono scesi in campo, creando “Giochiamo Noi”, un codice etico per lo sport giovanile Under18 che coinvolge giovani atleti, genitori, allenatori e dirigenti.

Presentato allo stadio “Romeo Neri” di Rimini dal “papà” Daniele Mingucci, dall’allenatore Luca Bellavista e dal dirigente William Fabbri, il progetto “Giochiamo noi” ha già visto aderire in brevissimo tempo numerose società su tutto il territorio nazionale. Creato anche un portale (www.giochiamonoi.org) sul quale trovare informazioni e il modulo per aderire.

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Al momento della prima prestazione hanno già aderito: TRR Team Riviera di Romagna, Polisportiva Riccione, Rimini Calcio Fc , Asd Rimini Calcio Femminile, Futsal Rimini Calcio a 5, Rimini Beach Soccer, Footvolley Rimini, Polisportiva Stella, Miramare Basket, Un Mare d’Amare, Skills Crew Soccer, Vighenzi Calcio, Gc Castelnuovo Sandrà.

In questo progetto si inserisce anche la donazione di un defibrillatore di ultima generazione, compreso di manutenzione e corsi per usarlo. Il primo viene donato al Comune di Rimini, da installare in un luogo sportivo che ne è privo. Nei prossimi mesi altre iniziative simili saranno portate per dotare di uno strumento indispensabile altri luoghi di sport nella nostra provincia.

“Ci siamo accorti che il grande affetto per i nostri figli e l’entusiasmo che abbiamo quando li guardiamo mentre fanno sport, a volte possono sfociare in atteggiamenti che vanno sopra le righe – spiega Daniele Mingucci -. Così, insieme agli altri genitori dei ragazzi della TRR abbiamo deciso di dotarci di uno strumento semplice, che faccia in modo che questi atteggiamenti spariscano dalle piscine, dagli stadi e dalle palestre. Ci serviva qualcosa che potesse essere ricordato facilmente anche dai ragazzi e che aiutasse noi genitori, in condivisione con gli istruttori, le società e gli avversari. Il codice etico ‘Giochiamo noi’ si compone di cinque concetti chiave, immediati, che fanno rendere conto subito se si sta esagerando”.

“Siamo felici che già molte società della nostra provincia, ma anche a livello nazionale, abbiamo sottoscritto e aderito a questo progetto – spiega William Fabbri -. L’idea è che poi le società, al momento dell’iscrizione del ragazzo allo sport desiderato, facciano sottoscrivere queste semplici regole in modo che siano sempre ben chiare. Tutto questo progetto, gratuito e senza fini di lucro, è stato creato per dare una mano concreta a migliorare lo sport a livello etico e civile”.

“La pallanuoto è uno sport poco conosciuto a livello locale, ma in questi anni i numeri stanno aumentando e coinvolge sempre più ragazzi e genitori – conclude il tecnico Luca Bellavista -. Da allenatori e educatori abbiamo visto come i cambiamenti della società in cui viviamo abbiamo portato ad un diverso modo di relazionarsi e a un minore rispetto dei ruoli. Per fortuna però il cervello, se fatto funzionare, dà ottimi risultati e qualche genitore come Daniele, o Paolo, che hanno capito subito di avere oltrepassato la riga in un’occasione, tornando a casa si sono messi in discussione. Si sono chiesti cosa potessero fare per migliorare lo sport e hanno creato una cosa semplice, chiara e condivisibile, che abbiamo subito fatto nostra e che con tanto piacere vediamo essere già apprezzata e divulgata in tutti gli sport”.